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Verso le amministrative

Carnevali, 500 contratti d’affitto a canone concordato per gli Under 35 e un investimento di 5 milioni

La candidata del centrosinistra lancia il "Fondo Abitare Giovani": "Se sarò eletta mi prenderò l'impegno di realizzare questa nuova misura che mira a favorire l'accessibilità alla casa, incentiva l'emancipazione abitativa e rende Bergamo ancora più attrattiva"

Bergamo. Elena Carnevali lancia il Fondo Abitare Giovani: 500 contratti d’affitto a canone concordato per gli Under 35 e un investimento di 5 milioni di euro, uno per ogni anno di mandato. Un fondo stabile, non più una misura una tantum o spot, ma un gettito predestinato, attinto dalle casse comunali, dal Bilancio, volto ad aiutare i giovani e a garantire vivacità ad un mercato della locazione che, anche grazie a questo tipo di intervento, punterà a rimare stabile.

Se sarà eletta. La candidata del centrosinistra comincia a raccontare del contenuto del suo programma elettorale e lo fa sviscerando un’iniziativa che ha a che fare con due temi, legati tra di loro e a lei molto cari, quello dei giovani e della casa. “Ho fatto miei gli approfondimenti di questi mesi di lavoro inerenti all’argomento e soprattutto ho ascoltato le richieste di tanti ragazzi con i quali ho avuto modo di parlare – così Carnevali –, e ho elaborato una proposta a favore dei single e delle giovani coppie che credo sia importante non solo per sostenere politiche di accessibilità alla casa, ma anche per rendere la nostra città sempre più attrattiva”.

Le politiche di questi ultimi anni dell’amministrazione Gori e la vivacità dei vari corpi della città hanno consentito di incrementare l’attrattività di Bergamo anche sul mercato immobiliare, generando benefici e ricchezza per chi è già proprietario di casa in città. Bergamo, insieme a Milano, si trova in cima alla classifica delle città più attrattive per il mercato immobiliare: a dirlo è il “Market appeal index” elaborato da Immobiliare.it insights. L’indice fornisce, per la prima volta, l’appetibilità del settore, in due diverse classifiche dedicate alle dodici grandi città e a tutti gli altri capoluoghi di provincia. Esprime un punteggio di attrattività del mercato immobiliare, da 1 a 100, attraverso i volumi di offerta, le ricerche e i contatti ricevuti per gli annunci, ordinando tutti i capoluoghi di provincia dal mercato più attrattivo a quello meno attrattivo. Quello di Bergamo è 97, secondo solo al capoluogo della Lombardia, staccato di soli 3 punti.

Se questo dato rappresenta un fatto positivo per quel che riguarda l’incremento del valore degli immobili dei cittadini bergamaschi, dall’altra parte potrebbe rappresentare un rischio per l’esclusione dal mercato della casa di tutte quelle persone – la cosiddetta fascia grigia – che, per reddito troppo alto, non possono accedere alle graduatorie delle case popolari, e, per reddito troppo basso, non riescono ad accedere facilmente al mercato libero, e di conseguenza faticano a raggiungere la propria emancipazione abitativa. Parliamo soprattutto di giovani lavoratori, giovani coppie e famiglie, under 35.

Il nuovo Fondo Abitare Giovani

“Per costruire condizioni favorevoli a una città accogliente verso il ceto medio e i giovani, favorendo non solo un mix del tessuto sociale ma anche il ringiovanimento della popolazione cittadina, sono indispensabili soluzioni innovative, che intendo mettere in campo nei prossimi 5 anni – così Carnevali –. L’impegno che prendo è quello di istituire il nuovo Fondo Abitare Giovani, rivolto a giovani lavoratori, coppie e famiglie, composte almeno da un Under 35,  attraverso il quale consentire, nell’arco dei 5 anni, la stipula di 500 contratti, 100 all’anno, a canone concordato, da sottoscrivere tra proprietari e inquilini. Per fare questo impegnerò 1 milione di euro all’anno del bilancio comunale con un investimento totale di 5 milioni di euro. L’impegno economico potrà essere sostenuto grazie al Fondo dell’Abitare previsto dal nuovo PGT, dove è previsto che gli operatori privati che promuoveranno interventi urbanistici di aree rilevanti della città (Ambiti di Trasformazione e aree ad Elevato Grado di Trasformabilità) dovranno obbligatoriamente destinare il 20% delle funzioni residenziali all’housing sociale”.

Anche Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione, presente alla conferenza: “Abbiamo accolto con favore questo forte stimolo a implementare la misura – così l’assessore -. Credo che sia importante curare e incentivare le politiche della casa, anche per favorire la capacità di azione nei confronti dei più giovani. Si tratta di una misura totalmente nuova, che dà maggiori garanzie rispetto al Fondo dell’Abitare contenuto nel Pgt, perché quest’ultimo viaggia in funzione dell’andamento delle trasformazioni urbanistiche. Stiamo facendo uno sforzo in più, metterci risorse nostre, all’altezza del fenomeno: non ho ricordo una misura di questo tipo nella storia dell’amministrazione comunale. In passato si è parlato solo di finanziamenti regionali, una tantum. Qui il tema è completamente diverso e il dato positivo è anche e soprattutto la visione a lungo termine. È chiaro che, se con il Fondo Abitare previsto nel Pgt dovessimo incamerare più fondi, di conseguenza, verrà ampliato il raggio di azione di quello nuovo, immaginando, magari, di utilizzare le risorse per investire nell’acquisto di nuovi alloggi ad oggi disponibili, parte di quei 4000 che andrebbero, poi, riadattati”.

I criteri

Al finanziamento potranno accedere i giovani single che dimostreranno di avere un reddito massimo ISEE di 30mila euro e le giovani coppie con un reddito massimo ISEE di 35mila euro che sottoscriveranno contratti di locazione per un importo massimo di 10mila euro netti all’anno. Il valore massimo di finanziamento riconosciuto al proprietario per la sottoscrizione di questa tipologia di contratto sarà di 2mila euro all’anno per tutta la durata dello stesso (3+2). La stipula dei contratti verrà inoltre messa in sicurezza attraverso un’assicurazione che coprirà eventuali morosità o danni all’immobile.

Rispetto al Fondo dell’Abitare, qualora avessimo maggiori risorse potremmo da un lato potenziare la misura del Fondo Abitare Giovani, e dall’altro valutare la possibilità di acquistare parte di quello stock abitativo invenduto e dismesso, stimato dal nuovo PGT in circa 4.000 alloggi, reinserendolo nel mercato della locazione a canone calmierato a favore sempre e soprattutto di una nuova residenzialità giovane.

“Il nuovo Fondo è un provvedimento che sento quanto mai necessario per due ragioni: far fronte agli scenari demografici che investiranno la città nei prossimi anni, e che vedono già oggi una popolazione sempre più anziana (quasi il 30% della città è composto da over 65) – continua la candidata – e rendere la città sempre più attrattiva anche per quella “fascia grigia” che guarda con interesse a Bergamo e alle sue molteplici opportunità, ancor più dopo gli importanti investimenti oggi in corso sulla mobilità e l’accessibilità pubblica come la Rete ferroviaria, la TEB2 e il BRT”.

Lo strumento di gestione del Fondo sarà l’Agenzia della Casa: il cittadino presenterà il contratto e al proprietario sarà garantito questa forma di finanziamento per 5 anni. Alla stipula verrà siglata anche un’assicurazione che potrà coprire eventuali morosità, con il Comune a fare da garante.

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