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Verso il voto

Carnevali: “Sicurezza? Integrata e partecipata: agenti appiedati, più assunzioni e decoro urbano”

La candidata sindaco del centrosinistra ragiona ad ampio raggio, grazie ad un progetto che non appartiene alla sicurezza pensata solo a favore di qualcuno o qualcosa, ma secondo un criterio globale, con uno sguardo capace di raccogliere una visione allargata, compartecipata, a favore di tutti i cittadini

Bergamo. Elena Carnevali punta l’obiettivo su uno dei temi caldi della campagna elettorale, la sicurezza. E lo fa, in continuità rispetto al metodo che l’ha portata a volere due grandi progetti, uno riguardante l’housing sociale e uno su un welfare ancora più inclusivo e partecipato. Questa volta, insieme all’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi, è l’occasione per raccontare una serie di iniziative e di azioni concrete, studiate per i prossimi cinque anni di amministrazione, volte a dar vita a politiche fattive a sostegno della materia e anche e soprattutto della percezione della stessa per chi, la città, la vive tutti i giorni. La candidata sindaco del centrosinistra ragiona ad ampio raggio, grazie ad un progetto che fa capo ad una sicurezza pensata solo a favore di qualcuno o qualcosa, ma secondo un criterio globale e con uno sguardo capace di raccogliere una visione allargata, compartecipata e a favore di tutti i cittadini. Ecco allora che il concetto di condivisone torna e ritorna nel racconto delle iniziative, perché la sicurezza è una responsabilità che resta in capo a chi governa ma che va assunta, come tale, a beneficio dell’intera città. In un contesto in cui le competenze sono interconnesse e contaminate, per agire in maniera più coordinata, efficace e competente. La priorità, il primo impegno in termini di sicurezza, racconta, sarà quella di mettersi subito all’opera, se eletta, per portare avanti il progetto che vedrà scendere in campo, lungo le strade cittadine, il Nucleo di agenti appiedati, uno dei 5 servizi programmati e presentati. Insieme, anche, a più assunzioni all’interno della polizia locale e ad un focus specifico sul decoro urbano. 

La sicurezza è una competenza condivisa

“Il Comune di Bergamo partecipa al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, l’organismo istituto presso la Prefettura a cui partecipano, oltre alla Prefettura stessa, Questura, Comando Provinciale dei Carabinieri, Comando Provinciale della Guardia di Finanza, Comune e Provincia, e nel cui ambito vengono discussi tutti i temi inerenti alla sicurezza e all’ordine pubblico della città – così Carnevali -. Il Comitato si riunisce in media settimanalmente, anche su sollecitazione dell’Amministrazione comunale ove necessario, garantendo così un dialogo costante tra le diverse istituzioni e una forte collaborazione di cui anche i recenti provvedimenti sono il frutto. Mi riferisco in particolare a quello che ha permesso, da gennaio 2024, presso Piazzale Marconi e zone limitrofe, la presenza 2 volte la settimana per 6 ore di 20 agenti tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale impegnati in un’azione di presidio dell’area, che si aggiunge al presidio quotidiano interforze presente sempre sull’area di Piazzale Marconi. Mi adopererò affinché questo sforzo condiviso con le altre forze di sicurezza della città diventi strutturale. Coltiveremo comunque la richiesta di un ulteriore incremento del contingente di Strade Sicure, attualmente dispiegato presso l’aeroporto di Orio al Serio”.

I dati

“I dati presentati dalla Prefettura alla fine del 2023 ci raccontano una città che registra meno reati rispetto all’anno precedente (anche se siamo consci del fatto che non tutti i reati sono denunciati). E la nostra Polizia Locale, nel 2023, certamente vi ha contribuito realizzando il risultato di 39.000 ore di presidio nei quartieri. Tuttavia è sotto i nostri occhi che in alcune zone della città – stazione e aree limitrofe – sono evidenti i fenomeni di microcriminalità, zone che quindi vanno più presidiate perché trasmettono, troppo spesso, alle nostre cittadine e ai nostri cittadini, ai nostri ragazzi e ai visitatori della città una percezione di insicurezza. Il problema del presidio della stazione è solo uno dei problemi di sicurezza della nostra città, rispetto ai quali è necessario dare una serie di risposte adeguate, che possono essere sintetizzate in questo modo: più sicurezza, più decoro, più riqualificazione urbana, più vivacità sociale e culturale”.

Presidio del territorio

“Per prima cosa intendo costituire un nuovo Servizio di Polizia territoriale appiedato. Si tratta di un nucleo che progressivamente arriverà a contare fino a 20 agenti e che potrebbe avere la sede operativa ai Propilei, la cui funzione principale sarà quella di creare un presidio costante del territorio pattugliando a piedi, in squadre composte da almeno tre agenti, le zone più sensibili del centro città. La loro presenza sarà costante e ben visibile dalla mattina alla sera. Gli agenti del Servizio di Polizia territoriale saranno selezionati grazie a nuove assunzioni e parteciperanno ad una formazione, della durata di cinque settimane, specifica per agire operando a piedi nei contesti sensibili urbani. Questo nucleo, infatti, avrà anche competenze specifiche in materia di disagio giovanile”.

Unità Mobili di Quartiere

“Inoltre, nell’arco del mandato, porteremo a 3 il numero delle Unità Mobili di quartiere, completando così la struttura dedicata specificatamente al presidio del territorio, il ché ci permetterà di garantire una presenza più capillare con l’obiettivo di essere presenti in ogni quartiere almeno una volta alla settimana. Le Unità Mobili di Quartiere non hanno solo compiti prettamente legati al controllo del territorio ma anche amministrativi, in modo da facilitare la relazione tra l’Amministrazione e i cittadini”.

Raddoppio del NISU

Nei prossimi 5 anni prevediamo anche il raddoppio del NISU, il nucleo preposto agli interventi in materia di sicurezza urbana e al contrasto alla microcriminalità, attualmente costituito da 14 persone. Voglio ricordare l’importanza del Nucleo Integrato di Sicurezza Urbana, che svolge anche attività di polizia giudiziaria, di contrasto a fenomeni di marginalità quali accattonaggio, prostituzione, occupazione abusiva di edifici e parcheggiatori abusivi e di sopralluogo presso gli immobili fatiscenti e verifica del corretto utilizzo delle aree pubbliche, parchi e giardini”.

Nuove assunzioni

“La costituzione del nuovo Servizio di Polizia territoriale appiedato, l’aumento delle Unità Mobili di Quartiere e il raddoppio del NISU prevedono, in cinque anni, l’aumento del corpo di Polizia Locale fino a 210 agenti (circa 60 in più di quelli attualmente in servizio)”.

Videosorveglianza

“Prevediamo l’estensione del sistema di videosorveglianza con ulteriori 100 impianti nell’arco del mandato, con un primo step di incremento – relativo a 20-25 impianti in più – già nel secondo semestre del 2024″.

Illuminazione, decoro e Nucleo di pronto intervento per il ripristino dei beni pubblici

“Nel solco di una sicurezza integrata, una migliore illuminazione degli spazi pubblici e un’attenzione costante al decoro urbano contribuiscono in modo fondamentale ad abbattere la percezione di insicurezza. Potenzieremo l’illuminazione pubblica facendo tesoro delle segnalazioni raccolte visitando i nostri quartieri. Agiremo inoltre tempestivamente per risolvere i problemi di vandalismo con la previsione della formazione di un Nucleo di pronto intervento dedicato al ripristino dei beni pubblici con interventi di manutenzione. Il progetto di rigenerazione urbana di Porta Sud insieme alla nuova stazione europea ridisegna in modo radicale l’area della Stazione, diventando una leva fondamentale per la riqualificazione di tutto quell’ambito, con l’insediamento di importanti funzioni pubbliche – anche di tipo innovativo come quella del Mercato coperto da 5mila metri quadrati – e di altre destinazioni capaci di incrementare l’attrattività non limitandola alla sola fruibilità delle infrastrutture di trasporto”.

Marginalità

“Insieme alle molte azioni già in corso dedicate al disagio grave e al sostegno delle persone in condizione di povertà, potenzieremo gli sforzi per cambiare il destino delle persone che dormono per strada attraverso programmi di accompagnamento e di reinserimento, in collaborazione con i Servizi sociali e gli Enti del Terzo Settore che operano in quest’ambito. Intendiamo aumentare i servizi di accoglienza all’interno del complesso del Galgario con un nuovo accordo con Caritas, che permetterà di passare dagli attuali 74 posti a 114 posti, e realizzare un nuovo dormitorio di 10-15 posti”.

Giovani

Rafforzeremo il servizio Giovani Onde, progetto di educativa di strada del Comune di Bergamo che si propone, tramite alcuni educatori specializzati in questo tipo di attività, di incontrare i giovani nei loro luoghi di ritrovo, di stabilire una relazione con loro e sviluppare attività formative, ricreative, culturali, come già sperimentato nell’area della Stazione delle Autolinee. Su questo progetto, il Comune di Bergamo ha partecipato di recente ad un bando realizzato dal Ministero dell’Interno che consentirà di ottenere un finanziamento di oltre 100.000 euro dedicato proprio al suo potenziamento, sia in termini di sviluppo del Tavolo presso la Prefettura dedicato al disagio giovanile (già costituito da Comune, Prefettura, Università, Direzione Scolastica Territoriale, ASST, ATS, Diocesi), sia di ricerca sociologica con l’Università di Bergamo, sia in termini di presenza attiva degli operatori sul territorio”.

Migranti

“Per prima cosa sarà importante realizzare un’indagine quantitativa e qualitativa del fenomeno dei migranti in città, necessaria alla progettazione – in collaborazione con le associazioni di categoria e con il Terzo Settore – di percorsi di formazione, integrazione e inserimento lavorativo”.

Commercio

“Provvederemo all’erogazione di incentivi ai commercianti affinché si dotino di dispositivi di sicurezza, quali vetrine antisfondamento, allarmi acustici, telecamere, vigilanza privata. Un primo bando è previsto per maggio 2024 per 50.000 euro. Svilupperemo anche iniziative di sensibilizzazione, in collaborazione con le associazioni di categoria del commercio, finalizzate alla formazione degli operatori commerciali su come prevenire o affrontare nell’immediato situazioni come furti, spaccate o altri reati”.

Sicurezza stradale

“Proseguiremo l’attività di controllo e contrasto delle violazioni del Codice della strada sviluppando e gestendo contemporaneamente campagne di educazione stradale mirate soprattutto ai più giovani, con particolare riguardo alla guida sicura e all’uso corretto di monopattini, biciclette e ciclomotori”.

Tavolo comunale interassessorile e Commissione consiliare sicurezza

“Istituiremo un Tavolo tecnico interassessorile, con assessori e dirigenti di Polizia Locale, mobilità, verde, lavori pubblici, commercio, servizi sociali, per il monitoraggio costante di tutti i profili inerenti alla sicurezza e alla messa in atto, in tempo reale, degli interventi necessari. Costituiremo inoltre una Commissione consigliare sulla Sicurezza con compiti specifici di approfondimento su queste tematiche”.

L’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi

“Il tema della sicurezza partecipata rappresenta uno dei pilastri del fare di questa amministrazione, uno dei focus del nostro impegno in questi anni. La dimostrazione è anche nella scelta di aver voluto portare avanti l’esperienza, condivisa con tutte le istituzioni, dell’osservatorio sulla sicurezza. Un’iniziativa che racconta proprio la volontà di stare il più vicini possibili ai cittadini, e di farlo in maniera concreta, al fine di trovare soluzioni tempestive ed efficaci insieme alle Reti di Quartieri e ai loro delegati. Un modello al quale non vorremmo rinunciare. Vorremmo estendere l’adesione a tutte le rappresentanze civiche, favorendo un dibattito trasparente e condiviso, che porti a fornire soluzioni repentine e concrete. Il Tour della Sicurezza, poi, altro non è stato che il frutto della raccolta delle rimostranze segnalate dai cittadini a tutti gli assessorati. È importante anche ricordare che le politiche relative alla sicurezza devono anche essere accompagnate da quelle relative all’accoglienza e all’inclusione. Condividere una visione è infatti fondamentale per concorrere a garantire la sicurezza integrata”.

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