"Premi troppo bassi agli sportivi? Può darsi. Ma io gareggiavo perché spinta dalla passione, non per i soldi". Mentre Federica Pellegrini fa i capricci per via dei premi che la Federnuoto elargirà alla sua società per i trionfi del Mondiale del 2009, Lara Magoni ricorda con BgNews il traguardo più prestigioso raccolto nella sua carriera, quella medaglia d’argento strappata nel 1997 nello slalom speciale a Sestriere: "E’ stata la vittoria più bella, quella più sentitia, quella più emozionante – ha spiegato l’ex sciatrice azzurra di Alzano Lombardo -. Ho guadagnato pochissimi soldi per quella medaglia, ma non mi sono mai permessa di pensare che fossero tanti o pochi perché per me il premio più bello è stato quello di poter condividere la mia enorme gioia con la mia famiglia e con i miei amici. Purtroppo, oggi, le persone crescono attaccate al denaro e non capiscono che la cosa più preziosa di un’esistenza non sono i soldi ma la vita stessa".
L’ex sciatrice, sette volte sul podio nei campionati italiani e oggi consigliere regionale, ha sottolineato come "gran parte del denaro, nel mondo dello sport, finisca nel calcio. Ma è meglio così, perché in quasi tutte le altre discipline resiste la passione, che deve sempre essere la miglior spinta per raggiungere i traguardi. Quando mi capita di vedere dei giovani che si allenano con impegno – ha raccontato ancora Lara Magoni – mi sembra di tornare indietro negli anni, di rivedermi con la mia tuta da sci. Già, perché i ricordi, l’entusiasmo, la passione e le emozioni non si possono trovare in un assegno".
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