Il Decreto Ristori Bis ha introdotto nuove agevolazioni a sostegno dei settori direttamente interessati dalle misure restrittive del Dpcm del 3 novembre 2020. Esso inoltre ha ampliato i settori oggetto del beneficio e incrementato l’ammontare del beneficio stesso per determinate categorie.
Come già trattato nell’articolo pubblicato in data 2 novembre sulla nostra rubrica Fisco Facile, il Decreto Ristori ha previsto il riconoscimento di un contributo a fondo perduto finalizzato a supportare le attività maggiormente coinvolte dalle restrizioni e che rispettano determinati requisiti oggettivi: partita IVA attiva al 25 ottobre 2020; attività svolta espressamente prevista dal decreto (identificata tramite il codice ATECO) e da ultimo aver sofferto una riduzione del fatturato di almeno il 33% nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ora, con il Decreto Ristori Bis, ad ogni attività avente diritto è riconosciuta una quota variabile dal 100% al 400% del contributo di cui al Decreto Rilancio (senza il requisito del limite dei 5 milioni di fatturato in quanto eliminato), ovvero:
a) 20% della perdita di fatturato per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro;
b) 15% della perdita di fatturato per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro;
c) 10% della perdita di fatturato per i soggetti con ricavi superiori a 1 milione.
Il Decreto Ristori Bis è intervenuto sul contributo a fondo perduto prevedendo un ampliamento delle categorie di attività che possono beneficiare dell’agevolazione, un innalzamento della percentuale del contributo per determinate attività e un nuovo contributo per alcune attività che si trovano nelle regioni considerate “zone rosse”.
Tra le nuove categorie a cui è riconosciuta una quota percentuale del 50% rientrano gli internet point e l’attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi d’asporto, con una quota del 100% sono state introdotte l’attività di fotoreporter, le lavanderie industriali e i corsi di danza, infine, con una quota del 200% i corsi sportivi e ricreativi, le attività delle guide alpine, i musei, le biblioteche, gli orti botanici.
Sono state innalzate dal 150% al 200% le quote percentuali del contributo per le gelaterie e pasticcerie, bar e altri servizi simili senza cucina e alberghi con domicilio fiscale o sede operativa nelle zone rosse e arancioni.
È stato introdotto un nuovo contributo a fondo perduto per tutti i soggetti che hanno come attività una di quelle elencate nell’Allegato 2 del Decreto Rilancio Bis e che hanno domicilio fiscale o sede operativa nelle zone rosse. Tali attività sono tutte quelle relative al commercio al dettaglio (codice ATECO 47) oltre ai servizi degli istituti di bellezza, manicure e pedicure, attività di tatuaggio e piercing, agenzie matrimoniali, servizi di cura degli animali da compagnia e altre attività di servizi per la persona.
Infine, è stato disposto un contributo a fondo perduto per l’anno 2021 agli operatori con sede operativa nei centri commerciali e agli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande interessati dalle misure restrittive dell’ultimo Dpcm.
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