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Il corteo

Telgate, battaglia continua degli stranieri: “Sala sia sindaco, non un leghista”

Martedì mattina per le vie di Telgate un corteo di una trentina di persone appartenenti al Comitato Antirazzista 500 euro ha manifestato per opporsi ad alcune decisione adottate dall'amministrazione comunale, in particolare in riferimento all'idoneità alloggiativa e alle panchine anticlochard.

Si è tenuta martedì mattina, in piazza a Telgate, la manifestazione del Comitato Antirazzista 500 euro, nato dalla volontà di far rete tra i diversi cittadini extracomunitari, in occasione dell’aumento del costo di idoneità alloggiativa previsto durante lo scorso anno dal Comune di Bolgare.

Tra i manifestanti alcuni bambini accompagnati dalle madri. Bambini di età compresa tra 4 e  i 10 anni che non hanno partecipato alle lezioni per supportare con la loro presenza/assenza il diritto delle numerose famiglie extracomunitarie a poter far fronte alle ingenti spese annue. Anche per questo il comitato sfila per le vie del paese, scegliendo il piazzale della scuole elementari come punto finale.

Il portavoce del comitato, Sergio Caprini, spiega che “tra i motivi di questo corteo ci sono principalmente il maxi aumento della idoneità alloggiativa, sottoposto oltretutto ad un elevato numero di controlli restrittivi; oltre che per denunciare la totale avversità alla decisione di installare panchine anticlochard, tutto fatto ed indirizzato contro gli extracomunitari”.

Sergio Caprini, prendendo una radicale posizione contraria a quella istituzionale, sottolinea la propria indignazione per le dichiarazioni del sindaco di Telgate Fabrizio Sala “che in più occasioni ha invitato quanti non fossero disposti ad aderire alle nuove regole di andarsene”.

Sala, dal canto suo, non indietreggia: “Ripeto che non obbligo nessuno a restare o venire a Telgate. Per quanto riguarda l’idoneità alloggiativa, ha dei costi e come ho già detto in precedenza li sostiene chi richiede il documento. Per le panchine con dissuasore rimango invece basito, perché sono di uso comune in tutta Europa, quindi o qualcuno si sente chiamato in causa e offeso perché fa un uso improprio delle panchine o mi sembra che il dissuasore ci sia per tutti: italiani e stranieri. Di sicuro impedisce di usare le panchine con comportamenti arroganti, come se fosse il letto o il divano di casa, visto che sono di uso pubblico”.

Il Comitato lascia poi un “messaggio nella bottiglia” indirizzato al Sindaco e alla sua amministrazione, sia attraverso striscioni portati dai bambini, sia tramite le parole di Caprini: “Chiediamo al Sindaco di prendere atto che questo è un provvedimento impopolare, che penalizza famiglie di lavoratori e disoccupati, che già una sentenza ha dichiarato illegittimo in quel di Bolgare; e soprattutto chiediamo a Sala di fare il Sindaco del paese e non il rappresentante della Lega a Telgate”.

Ma anche su questo punto la risposta da parte del sindaco Sala non tarda ad arrivare, a partire dalla questione della scuola: "Gli organizzatori hanno fatto sfilare donne e bambini che nei prossimi anni avranno libri gratis all’ingresso delle medie per una cifra complessiva di circa 300 euro per famiglia: anche questo è razzismo? E visto che cronicamente mancano all’appello ogni anno circa 70/80 rette non riscosse ( in media negli ultimi 10 anni) e il 90% di chi non ha pagato è straniero, come si può chiamare tutto ciò che gli italiani hanno pagato (un servizio pubblico dalle 140 alle 180 euro al mese)? Lo definiamo anche questo razzismo?"

L’ultima battuta sullo striscione: “Sono orgoglioso di essere un sindaco della Lega e finchè ci sarà la mia amministrazione non ci sarà più distinzione tra italiani e stranieri: stessi diritti e stessi doveri, questo significa essere sindaci della Lega. Se si voleva una politica sull’immigrazione diversa bisognava votare per un altro movimento”.

Chiara Copler

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