Zingonia. Arriva la Sampdoria (sabato 28 gennaio alle 20,45 al Gewiss) e subito dopo tre giorni la sfida all’Inter in Coppa Italia. Sarà quindi turnover contro i blucerchiati? “Anche no”, risponde Gian Piero Gasperini spiegando che “da quando ci sono le cinque sostituzioni c’è già il modo per alternare più giocatori”.
Resta probabile quindi l’opzione tridente già proposto nelle ultime partite, con Zapata rientrante: “Si sta allenando con tutti gli altri, se viene convocato può giocare”.
Preoccupato dai gol subiti in più rispetto alla prima parte del campionato? “Noi subiamo molto poco, i nostri portieri sono sempre poco impegnati. Capita qualche disattenzione e se guardiamo anche a Torino abbiamo preso gol su rigore, su punizione. Però non ritengo esista un problema difesa, è molto più importante invece che siamo tornati a fare gol perché è quello che ci consente di vincere”.
Si aspettava un Lookman così? “Lui da subito ha dimostrato di essere un giocatore di valore, anche per le esperienze con il Lipsia e in Premier. Ho capito subito che aveva le caratteristiche giuste e bisogna dire bravo a Congerton che era straconvinto sulle possibilità di Ademola, che infatti è andato subito bene”.
E Boga? La sua evoluzione? “Penso che il suo problema fosse la grande valutazione che gli era stata data e il pensiero che potesse sostituire Gomez, mentre invece sono molto diversi. Da Boga mi aspetto che verticalizzi di più, con la Juve nel primo tempo non mi era tanto piaciuto, meglio nel secondo quando è stato più determinante perché è entrato in area. Lui può diventare uno che rompe le difese, ma deve essere più concreto. Certo nelle ultime partite è stato decisivo”.
Ancora sui singoli, Gasp sottolinea che “Maehle è molto duttile e può fare molto bene in mezzo al campo ma in questo momento serve di più sulla fascia”.
A proposito, in questo momento l’Atalanta è tra le più brillanti assieme a Napoli e Lazio e nel girone di ritorno la sua Dea ha sempre fatto meglio, a parte lo scorso anno: “Ma il campionato è lungo, capitano momenti negativi come stanno vivendo altre squadre. Noi sicuramente rispetto all’inizio abbiamo qualche certezza e convinzione in più. Prima pensavamo a costruire, ora la squadra ha recuperato qualche certezza, abbiamo rimontato in più partite. E anche più convinzione per la classifica. È un buon momento”.
La Samp? “Sempre una squadra difficile da affrontare, al di là della classifica che ha. I tre punti sarebbero importanti per la classifica, ricordiamoci anche l’esperienza con la Cremonese, eravamo in testa e non abbiamo vinto, ma noi non prendiamo sottogamba nessuno, né io né i miei giocatori”.
Una battuta sul mercato: “Già ad agosto pensavo che non succedesse niente a gennaio, mi pare abbastanza evidente per tutte le squadre”.
A 65 anni, un sogno nel cassetto? “Assolutamente si, sono sempre alla ricerca di situazioni e luoghi per migliorare. La panchina della Juve? Solo voci, io sono focalizzato su questa stagione come ha ben detto Scalvini per ottenere il massimo risultato”.
Quale, la Champions? Gasp sorride e annuisce, precisando: “Non parlatemi di scudetto”.
Alla fine i giornalisti hanno regalato a Gasperini una copia in quadro che riproduce la prima pagina della Stampa di Torino (Gasp è di Grugliasco) del 26 gennaio 1958: “Grazie, mi ha fatto molto piacere”.
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