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La conferma

Gasperini conferma la permanenza: “Sono legato all’Atalanta e lo sarò ancora”

Il tecnico nerazzurro chiarisce il suo futuro: "La prossima stagione sarà ancora più impegnativa di questa"

Bergamo. Mancava solo una conferma ufficiale e a darla è stata il diretto interessato: “Sono legato all’Atalanta e lo sarò ancora, sfido chiunque a trovare una dichiarazione in cui dico il contrario”, ha affermato Gian Piero Gasperini nel post partita del match vinto per 3-0 contro il Torino, a cui è seguita una grande festa. Ora c’è un motivo in più.

“Sono sempre stato concentrato sulle partite dell’Atalanta. Da parte di De Laurentis ho ricevuto apprezzamenti belli, mi fa piacere. Ero nei pensieri come altri mister. Il Napoli farà la sua scelta. Io sono legato all’Atalanta e lo sarò ancora: la prossima stagione sarà ancora più impegnativa di questa. Sono fedele nei secoli”.

Le parole di Gasperini in conferenza stampa

Sullo stato di forma straripante della squadra: “È da mesi che dobbiamo riposare e fare turnover, ma ho la sensazione che questi ragazzi più giocano e più stanno bene. L’Europa ci ha dato un’adrenalina fantastica, l’entusiasmo della gente è stato avvertito dalla squadra. Oggi abbiamo fatto una partita straordinaria, tutt’altro che facile, con la voglia di vincere”.

Le differenze rispetto al 3-0 subito all’andata il 4 dicembre scorso: “Avevamo fatto qualche buon risultato, poi in quella partita facemmo errori grossolani. Avevamo bisogno di trovare ritmo, facevamo qualche buonissima partita e altre in difficoltà. Poi siamo cresciuti, abbiamo preso un’autostima diversa, abbiamo imparato a tenere il ritmo giocando ogni tre giorni. Quello fu un passaggio a vuoto. I fatti ora dicono altro: quando si vincono oltre le 20 partite in campionato sei competitivo”.

Il successo dell’Europa League e i complimenti mondiali: “Abbiamo fatto qualcosa di importante e questo ce lo dice il mondo, anche dall’altra parte dell’oceano arrivano attestati incredibili. Non sono amante delle statistiche, ma non so se una squadra senza un passato europeo ha mai fatto qualcosa di così straordinario come noi”.

Le idee di addio accarezzate e la scelta di rimanere: “In questi due anni ci sono stati momenti in cui captavo delle cose che mi facevano pensare fosse arrivato il momento di uscire (dall’Atalanta, ndr), ma volevo uscire nel modo migliore possibile, senza polemiche. Ci sono state delle cose, credo le avesse percepite anche la società. La metafora della moglie? Con lei si fa fatica a volte, a parte la mia che è perfetta, ovviamente (ride, ndr). Qualche pensiero c’è stato, poi dopo il pensiero è stato ‘se pensiamo che sia il momento di uscire, facciamolo nel modo migliore’. Poi la cosa si è evoluta, ci sono stati i successi, poi Antonio Percassi è arrivato dicendo di continuare: in passato anche lui è stato possibilista. Siamo felici di continuare assieme: il rispetto tra di noi è sempre stato enorme. Su tutto il resto non ho mai parlato, perché c’erano partite importanti a cui pensare”.

Il rinnovo del contratto: “Non abbiamo ancora fatto nessun rinnovo. Ci sono stati rinnovi fino a 2 anni fa, poi un anno non c’è stato, poi c’è stato parziale. Sono cose con cui ci si confronta, sempre con la massima stima, ovviamente. Perché poi le cose si capiscono. Finora non abbiamo avuto molto tempo: abbiamo parlato un po’ l’altro giorno delle situazioni tecniche, non abbiamo neanche fissato la data del ritiro. Un po’ di fretta di farlo c’è… (ride, ndr). Ma non c’è mai stato problema sotto questo aspetto. Il presidente ha sempre gratificato i nostri risultati e non ho mai avuto problemi sotto questo aspetto. Adesso ora bisogna fare altri confronti. Vedremo, non è un problema in questo momento. Dovevamo decidere se continuare insieme o se interrompere e abbiamo deciso”.

Il sogno Scudetto invocato dai tifosi: “La gente deve sognare, poi a volte i sogni si avverano. Si pensava lo stesso dell’Europa League. Siamo pronti? Io dico di no. Non credo che quest’anno siamo stati i più forti, di sicuro siamo stati più bravi”.

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