La generosità dei bergamaschi è inarrestabile.
Anche per la seconda ondata dell’emergenza Covid, non sono mai mancate le donazioni da parte di privati cittadini e associazioni in aiuto delle fragilità più colpite dalle conseguenze economiche della pandemia: disastrose per alcune realtà.
Tra dispositivi medici, prodotti igienici, mascherine e box alimentari, il Comune di Bergamo è stata travolta dalle donazioni ricevute e dal grande amore di tutti.
“L’ultimo regalo che abbiamo ricevuto sono 10 tonnellate di pasta e riso donati dalla società di assicurazione HDI di Roma con sede anche a Bergamo, tramite lo speciale contatto di Giuseppe Murrieri, agente generale dell’agenzia in via Paglia”, racconta Marcella Messina, assessore alla Politiche Sociali del Comune di Bergamo.
Ora l’importante donazione verrà distribuita alle reti housing sociali, alle mense dei poveri, alle comunità di alloggio e banco di solidarietà. E, ancora, agli hub territoriali per il sostegno all’alimentazione del circuito cittadino.
Nel periodo gennaio-dicembre 2019, il 57% dei beneficiari di un contributo economico del Comune per bisogni primari come affitto, aiuto alimentare, materiale scolastico, era rappresentato da famiglie con minori. Nel periodo gennaio – ottobre 2020, la percentuale è salita al 74%, per un totale di circa 1150 famiglie. E le previsioni per il 2021 non lasciano per ora intravedere sostanziali positivi cambiamenti.
E risultano essere 350 le nuove famiglie – che mai prima si erano rivolte ai servizi sociali – ad aver fatto domanda per il Bando Covid erogato dal Comune di Bergamo, così come risulta che il 70% dei contatti che si sono rivolti ai servizi sociali negli ultimi mesi, non aveva mai richiesto aiuto.
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