La piazza Tredici Martiri a Lovere da sempre rappresenta un luogo di interesse e attrazione, posta com’è tra gli splendidi lungolaghi e con la cornice di palazzi che si affacciano a lago e la circondano, incastonati gli uni negli altri, a tracciarne il perimetro.
Questo anfiteatro ha rappresentato fino allo scorso inverno, assieme ad altri palazzi e piazze di Lovere, il palcoscenico ideale del progetto artistico ed illuminotecnico chiamato “Borgo della Luce” avviato dall’Amministrazione comunale nel 2016 con lo scopo di valorizzare le bellezze architettoniche, storiche ed artistiche della cittadina.
La pandemia da Coronavirus che ha sovvertito la vita del Paese, sconvolto in modo particolare e brutale quella della Regione e della terra bergamasca e provocato morte e sofferenze ancora vive a tantissimi cittadini ovunque, anche a Lovere, ha portato l’Amministrazione alla scelta di non programmare l’edizione estiva del “Borgo della Luce”, alla quale già dal mese di gennaio si stava lavorando, in segno di rispetto e di attenzione alle nuove emergenze create dalla pandemia e che hanno investito in modo marcato anche il tessuto economico e sociale di Lovere.
“Siamo certi – spiegano dal Comune – che questa decisione, così come la scelta di destinare quanto conservato a bilancio per meglio affrontare proprio queste nuove ed inaspettate emergenze, avrà la comprensione e condivisione dei nostri concittadini e dei visitatori che, confidando in un miglioramento degli aspetti sanitari e delle misure di contenimento adottate, raggiungeranno Lovere per gustare le sue bellezze artistiche, storiche e paesaggistiche”.
Con la certezza che si sapranno superare le difficoltà presenti, gli amministratori hanno deciso di illuminare con i colori della Bandiera tutte le sere dal 1° maggio il monumento alla Libertà posto al centro della Piazza e l’abside della Chiesa di S. Giorgio con i volti delle due Sante loveresi, Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, nostre Patrone, di cui quest’anno ricorre il settantesimo di Canonizzazione, avvenuta a Roma il 18 maggio 1950
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