• Abbonati
La storia

Dopo il dolore per la perdita della moglie, il vicequestore Addato ritrova il sorriso con Ilham

Otto anni fa il dramma della consorte Rosaria che lavorava con lui in Polizia, ora per il 59enne napoletano trapiantato a Bergamo il secondo matrimonio: "Ci siamo conosciuti proprio fuori dalla questura e non ci siamo più lasciati"

Bergamo. Anche sotto la divisa di un polizotto batte un cuore. Quello del vicequestore Alfredo Addato si era raggelato otto anni fa quando aveva perso la moglie Rosaria che lavorava con lui in questura a Bergamo.

Un colpo durissimo, anche per chi è abituato a convivere ogni giorno con il pericolo. Ma il dolore, se non si può sconfiggere, lo si può superare. Un’impresa che diventa più semplice con un complice. E il 59enne l’ha trovato nella sua Ilham Belhaj, la donna di origine marocchina incontrata casualmente cinque anni fa proprio fuori dalla questura di via Noli. Da lì un caffè, una pizza e il colpo di fulmine. Fino alle nozze nei giorni scorsi.

“Anche lei ha una storia particolare alle spalle – racconta il vicequestore – . È arrivata in Italia 23 anni fa insieme a due figli piccoli e li ha dovuti crescere da sola. Ha studiato aiutata dalle suore, è diventata cittadina italiana e adesso lavora alla clinica Palazzolo nel reparto di recupero delle ragazze con problemi di bulimia e anoressia. I suoi figli, insieme al mio, ci hanno fatto da testimone di fronte al fatidico sì”.

Un matrimonio accolto con gioia dai colleghi ma anche dai tanti bergamaschi che in questi anni hanno conosciuto e apprezzato il funzionario napoletano arrivato in Lombardia nel lontano 1991. Prima della questura cittadina, Addato era stato in quella di Brescia e di Cremona.

Da tre anni, è stato trasferito a Lecco, ma Bergamo resta casa sua: “Qui ho trascorso sedici anni stupendi. Ho tanti amici e affetti. Infatti ho lasciato la vostra città ma solo a livello professionale, perché ci vivo ancora. Mi trovo benissimo. Mio figlio poi gioca come attaccante nelle giovanili del Loreto. Da quando ho perso mia moglie il nostro legame è ancora più forte”.

addato

Addato è conosciuto in particolare per i servizi allo stadio in occasione delle partite dell’Atalanta, chiamato a contenere gli eccessi degli ultrà nerazzurri e avversari: “Anche con loro il rapporto è sempre stato molto leale. Una convivenza non semplice, considerate anche le mie origini partenopee. Il loro rispetto è una conseguenza della mia correttezza. Sono sempre intervenuto solo quando c’è stata reale necessità”.

A proposito di origini, si dice che la gente del Sud sia molto più calda rispetto a quella del Nord, conferma? “Il carattere dei lombardi è completamente diverso da quello dei campani. Voi al primo impatto siete molto più chiusi e seriosi. Ma quando vi aprite, siete affettuosi tanto quanto noi. Ora mi sono ambientato alla perfezione, tanto che quando raggiungerò la pensione, tra qualche mese, non scenderò a Napoli ma rimarrò qui. Ora ancora più felice con mia moglie”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI