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Paura e preoccupazione

Basso Sebino e Montisola: frana, livello di attenzione ma ci si prepara all’emergenza

Il sindaco di Tavernola Ioris Danilo Pezzotti ipotizza “un’evoluzione progressiva della situazione”

Giallo, arancione, rosso. Dalla serata di sabato 27 febbraio il Basso Sebino deve tenere a mente i tre colori non soltanto per la pandemia, ma ora anche a causa della frana del Monte Saresano in corso a Tavernola Bergamasca.

Iniziata circa una settimana fa, la frana continua a preoccupare gli abitanti di Tavernola, Parzanica e Vigolo (oltre a quelli di Montisola e dei comuni sulla sponda bresciana del Lago) al punto che gli abitanti temono “un’imminente tragedia”. Si parla di un volume di quasi 2 milioni di metri cubi di roccia e terra.

COS’É SUCCESSO

I movimenti anomali hanno prodotto evidenti crepe nell’asfalto, nell’ordine di diversi centimetri, e sono avvenuti nell’ordine di circa 8-9 millimetri al giorno per due giorni (a fronte dei 2 millimetri al mese fino alla scorsa settimana).

Per questo le prime azioni messe in atto sono state subito la chiusura della strada provinciale 78 e della 469 Sebina Occdentale, e poi la chiusura e l’evacuazione della cementifera di Tavernola. Il comune di Parzanica è stato di fatto isolato e 7 famiglie, per un totale di una quindicina di persone, sono state evacuate verso la località Squadre.

LA RIUNIONE

Si è conclusa poco prima dell’ora di cena di sabato 27 febbraio la riunione dei sindaci di Tavernola, Vigolo e Parzanica con i tecnici della Protezione Civile, della Provincia di Bergamo e della Regione per mettere a punto una strategia d’azione. Durante l’incontro infatti sono stati definiti tre livelli operativi a seconda dell’evolvere della frana: quello di attenzione (giallo), di pre-allarme (arancione) e di allarme (rosso). Attualmente lo stato è di ATTENZIONE, il più basso, ma da quanto riportato nella nota inviata dal sindaco di Tavernola Ioris Danilo Pezzotti alla popolazione si ipotizza “un’evoluzione progressiva della situazione”. Il passaggio da uno stato all’altro sarà definito dai tecnici sulla base dei dati rilevati nel costante monitoraggio della frana. Lo stato di allarme, il più grave, prevederebbe lo spostamento massivo della popolazione coinvolta nella frana.

L’ONDA ANOMALA

Lo scenario che più preoccupa è quello di una possibile onda anomala nel lago, che colpirebbe Montisola e i comuni sulla sponda bresciana. Se la caduta dei massi rocciosi avvenisse per scivolamento, cioè con la massa che scende verso il basso in maniera compatta, l’epilogo potrebbe essere meno disastroso. Se invece dovesse scendere rotolando o rimbalzando, i macigni potrebbero andare oltre gli edifici e finire sulla strada o nel lago.

LE OPERAZIONI

Se lo stato di allerta dovesse cambiare, le azioni di prevenzione e messa in sicurezza del territorio e degli abitanti dovranno avvenire nel giro di poche ore. Bisognerà lavorare rapidamente per scongiurare il peggio e per contenere gli eventuali danni.

L’amministrazione comunale di Tavernola fa sapere di essere già al lavoro per mettere a punto un piano di emergenza da attuare nel caso la situazione dovesse precipitare prima dell’arrivo dei dati del monitoraggio, che saranno disponibili tra qualche giorno.

In settimana è previsto anche un censimento straordinario della popolazione più a rischio: i volontari del Comune passeranno casa per casa per “raccogliere le informazioni necessarie e fornire alcune informazioni operative”. Nel frattempo, una squadra di 40 persone è al lavoro in questi giorni tra Parzanica e Vigolo per pulire le strade e per organizzare il collegamento stradale alternativo fra i due comuni.

Il Basso Sebino si stringe forte in un abbraccio ai circa 3000 abitanti dei comuni di Tavernola, Vigolo e Parzanica coinvolti direttamente dalla frana. Ma è l’abbraccio di un territorio che sembra non trovare più pace da ormai dicembre 2019, da quando cioè la meningite e poi il Coronavirus hanno stravolto le vite dei bergamaschi.

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