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Il rischio concreto

La Brexit ci porta via anche l’Erasmus in Inghilterra

Serio il rischio, dopo un voto del parlamnetpo inglese, dell'abrogazione dei viaggi Erasmus+. Durante l’anno accademico 2018/2019 sono stati 39 i ragazzi dell'Università di Bergamo che hanno avuto la possibilità di partire per raggiungere il Regno Unito

Trattative economiche, sondaggi, referendum, chiusura del Parlamento… Londra e la sua nazione hanno passato di tutto negli ultimi anni a causa della Brexit  e l’ultimo colpo di scena, dopo la notizia che Harry e Megan voglio fare una vita indipendente prendendo le distanze dalla monarchia inglese, riguarda il progetto Erasmus+.

Pochi giorni fa il Parlamento inglese ha votato per la “New Clause 10”, ossia una clausola che imporrebbe al governo di Boris Johnson di continuare a negoziare la piena appartenenza nel Regno Unito al programma di Erasmus+ anche dopo il 2020, anno in cui il progetto terminerà e momento in cui anche Londra saluterà ufficialmente l’Unione Europea.

Le votazioni hanno però portato a un risultato che non lascia spazio di manovra: 344 voti a sfavore e 254 a sostegno, questo comporta l’eliminazione del progetto di Erasmus+ nei prossimi anni, almeno così sembrerebbe.

Infatti il governo frena e lascia spazio per il dialogo attraverso i negoziati che si terranno quest’anno nei confronti delle nuove relazioni.

Le reazioni negative non sono comunque mancate, soprattutto sul web dove diversi politici inglesi non hanno frenato la loro voglia di mostrare le proprie critiche nei confronti di una messa in dubbio sulla futura realizzazione del progetto. Simon Schama ha scritto su Twitter: “Questa è una decisione miserabile, un furto alle giovani e future generazioni”, Luciana Berger invece esprime parole di rammarico col suo messaggio: “Ho imparato così tanto durante il mio anno di Erasmus, è stata una delle più belle esperienze della mia vita. È devastante sapere che le nuove generazioni non avranno la mia stessa opportunità”.

Non ci resta che attendere i prossimi mesi per valutare non solo l’evoluzione della situazione inglese, ma in particolare per vedere come il progetto Erasmus potrebbe cambiare per l’Inghilterra, se venisse realizzato.

È bene ricordare che il progetto Erasmus+ ogni anno offre l’opportunità ai ragazzi di studiare e viaggiare all’estero, conoscendo meglio nuove culture, nuovi paesi e conoscendo meglio sé stessi. Nel 2018 sono stati quasi 38 mila gli studenti italiani universitari che sono partiti per andare all’estero provando questa avventura, mentre sono stati 26 mila che hanno scelto l’Italia come meta.

Anche l’università di Bergamo garantisce la possibilità di vivere l’Erasmus+. Durante l’anno accademico 2018/2019 sono stati 39 i ragazzi che hanno avuto la possibilità di partire per raggiungere il Regno Unito, di cui 18 coloro che fanno parte del dipartimento di Scienze aziendali, Economiche e Metodi quantitativi e 12 dal dipartimento di Lingue, Letterature e Culture straniere. A seguire troviamo 4 ragazzi appartenenti al dipartimento di Ingegneria, 2 ragazzi per il dipartimento di Lettere, Filosofia e Comunicazione, così come 2 ragazzi anche per il dipartimento di Giurisprudenza ed una persona per il dipartimento di Scienze Umane e Sociali.

Non ci resta che aspettare ed osservare come il governo di Johnson deciderà di muoversi nei prossimi mesi, considerato che la loro scelta non si ripercuoterebbe solo sui ragazzi europei, ma anche sugli stessi studenti inglesi.

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