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Nella capitale

Boccaleone, da Roma la rivincita del Comitato: no al sottopasso, due passerelle e servizio di navette

Ieri (17 aprile) il tavolo di confronto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti voluto dal ministro Calderoli e dal Comitato di Quartiere con i rappresentanti del Comune di Bergamo e di Rfi

Roma. L’attuale passerella sarà demolita e ricostruita grazie ad un finanziamento di Rfi, sarà realizzata una seconda passerella (senza andare ad intaccare, come si pensava inizialmente, i fondi comunali), mentre non sarà realizzato il sottopasso pedonale, che potrebbe essere sostituito dall’istituzione di un servizio di navette – in attesa del completamento della prima passerella – per il passaggio da un lato all’altro del quartiere per l’intera durata dei lavori.

Queste le soluzioni emerse dal tavolo di confronto sui temi legati alla viabilità di Boccaleone e al cantiere del treno per Orio avvenuto ieri mattina (mercoledì 17 aprile) a Roma al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una riunione voluta dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli e dal Comitato di Quartiere, alla quale hanno partecipato il viceministro Edoardo Rixi e i rappresentanti del Comune di Bergamo (tra cui gli assessori Zenoni e Angeloni, collegati da remoto) e di Rfi.

Un incontro fortemente auspicato anche dal candidato sindaco del centrodestra Andrea Pezzotta per “dare una risposta ai problemi dei cittadini che abitano e vivono il quartiere”. Assente al tavolo di confronto Regione Lombardia.

“Stiamo lavorando per trovare un progetto che possa coniugare le esigenze del Comune e di Rfi con le istanze del quartiere, che non possono essere ignorate – commenta Calderoli -. Da parte di tutti è stata espressa la volontà di arrivare a una soluzione ragionevole e condivisa in parte già definita, con la realizzazione di pannelli fonoassorbenti di circa 3,2 metri, meno della metà di quelli ora ipotizzati, e un raddoppiamento delle passerelle al posto del sottopasso, riqualificando quella attuale e realizzandone una seconda completamente nuova”.

Nonostante i distanti punti di partenza, la soluzione che si è delineata sembra essere condivisa dalle varie parti in causa. Ora la fase più difficile: l’attuazione concreta del piano per essere pronti nel periodo dei lavori, con il collegamento nel quartiere che dovrebbe venire a mancare fino alla fine del 2025 e i primi mesi del 2026.

“Siamo scesi appositamente a Roma visto l’enorme importanza della questione – afferma Danila Maida, presidente del Comitato di Quartiere, presente ieri nella Capitale con sei esponenti -. Ringraziamo il ministro Calderoli per la possibilità di far sentire la nostra voce. La nostra intenzione è sempre stata chiara, con un parere negativo sulla possibilità di realizzare sottopassi e un sì netto ai due sovrappassi”.

“Ieri abbiamo raggiunto un’ottima risposta rispetto alle cose che da tempo stavamo chiedendo – sottolinea -. Il Comune vuole ora la certezza dei finanziamenti del servizio bus sostitutivo: il viceministro Rixi e il ministro Calderoli inizieranno ora i colloqui con Trenord e Regione Lombardia per fare in modo che il servizio possa essere garantito. Fatto ciò, i tempi saranno dettati dall’amministrazione e il primo passo è la richiesta della variante con il progetto dei due sovrappassi”.

Già nelle scorse settimane – come comunicato in via ufficiale dall’amministrazione – il Comune di Bergamo aveva dato la propria disponibilità a realizzare una seconda passerella e ne aveva chiesto la fattibilità a Rfi: nella riunione di ieri si è aperto uno spiraglio per reperire al di fuori dei fondi comunali le risorse per finanziare il progetto e i servizi di navetta, una richiesta considerata “inderogabile” dall’amministrazione per colmare il deficit di collegamento dopo l’eliminazione del progetto del sottopasso ciclopedonale che avrebbe garantito il passaggio tra i due lati del cantiere durante il periodo dei lavori.

I costi stimati per un adeguato funzionamento del servizio bus sono di circa 800mila euro l’anno.

Nelle stanze di Palazzo Frizzoni persiste comunque un sentimento di incertezza: allo stato attuale non vi è infatti garanzia sul soggetto che dovrebbe sostenere i costi della seconda passerella e, soprattutto, delle navette.

“Abbiamo dato massima collaborazione con tutti i soggetti presenti al tavolo dentro la cornice di una convocazione improvvisa da parte del Ministero di questo tavolo di confronto, inerente ad un tema oggetto di lavoro da anni ormai e a cantiere già iniziato – spiega l’assessore Stefano Zenoni, collegato da remoto all’incontro –. L’assenza di Regione Lombardia dal tavolo di confronto può rappresentare un problema, dato che non è chiaro se sarà il soggetto chiamato a reperire ingenti fondi per garantire il funzionamento di una navetta a cui mai prima si era fatto alcun tipo di cenno. Certamente, senza questa soluzione, diventerebbe impossibile passare da un lato all’altro del quartiere”.

 

comitato boccaleone

 

Sul tema si è espressa, con un comunicato stampa, anche la candidata sindaca del centrosinistra, Elena Carnevali.

“È senza dubbio una decisione positiva quella del cambiamento di opinione di Rfi a farsi carico della realizzazione delle passerelle, sia la sostituzione di quella esistente sia quella da Via Pizzo Recastello a Via Rovelli, fortemente richiesta dal Comitato di Boccaleone – esordisce Carnevali -. Già durante il tour di quartiere del 4 marzo avevo affermato che se la risposta di Rfi fosse stata negativa sulla nuova passerella mi sarei fatta carico di realizzarla a spese del Comune”.

“Il 13 marzo – prosegue – Rfi scriveva, in risposta alla richiesta del Comune di Bergamo, che ‘tale passerella non potrà in nessuna ipotesi prevedersi all’interno del contratto di appalto relativo ai lavori di Orio al Serio, innanzitutto perché non rientrante negli impegni di Rfi e per la fase avanzata dell’appalto e delle eventuali ricadute in termini temporali sullo stesso'”.

“Come emerso dall’accordo preso oggi durante la riunione da remoto con il Ministero delle Infrastrutture, alla presenza del Viceministro E. Rixi e del Ministro R. Calderoli, dell’assessore Zenoni del Comune di Bergamo, dei rappresentanti del Comitato e di RFI, e in assenza di Regione Lombardia, sono previsti ulteriori impegni a carico di RFI, quali la sostituzione in tempi più celeri e a loro carico della passerella esistente, la rinuncia alla costruzione del sottopasso, e vista la disponibilità di RFI all’accelerazione della realizzazione delle opere, il finanziamento per l’uso di una navetta – per il quale è stato chiesto a Regione Lombardia di farsi carico della spesa – per il collegamento tra i quartieri di Boccaleone e Clementina durante il periodo di cesura. Ora l’accordo – conclude la candidata – dovrà essere sottoscritto con impegni cogenti e chiari dalle parti in causa, che devono assicurare tempi certi e la reale realizzazione delle opere affinché non siano solo buone intenzioni ma diventino certezze e conferme innanzitutto per i cittadini”.

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