Napoli. Bentornata, vittoria. A 42 giorni dal 3-0 rifilato al Sassuolo, l’Atalanta ritrova lo stesso risultato, sempre a favore. Tre punti che hanno un peso specifico diverso, perché arrivano all'inizio di un altro ciclo di fuoco, in casa del Napoli - in un Maradona in cui di tifosi nerazzurri nel settore ospiti se ne contano soltanto 5, di numero - ovvero una diretta avversaria per la corsa a quella Champions League che è obiettivo comune, ma dalla cui corsa i campioni d’Italia in carica rischiano di essere tagliati fuori. La Dea vince, brilla, convince, taglia quota 50, lascia i partenopei (con una partita in più) a -5 e può tornare a guardare in avanti, alla caccia del quarto posto del Bologna che a parità di impegni dista 4 lunghezze.
Per il contenimento di Osimhen Gasperini si affida per la quarta gara consecutiva a Hien e alla sua fisicità, concedendo un turno di riposo, almeno iniziale, a Djimsiti, mentre sulle corsie le scelte ricadono su Hateboer (titolare dopo un mese) e Zappacosta, rimasti a Zingonia a lavorare durante la pausa, a differenza di Holm e Ruggeri. Il tridente invece è privo di De Ketelaere (rimasto a Bergamo) e Koopmeiners (inizialmente in panchina).
In campo ci sono Pasalic, Miranchuk e Scamacca e l’intesa è da subito di altro livello, visto che sono loro tre a combinare dopo 120 secondi l’azione che porta il russo a colpire il palo. Avvisaglia del gol che arriva al 26’ dopo che Hateboer, Scamacca e Pasalic toccano palla a ridosso dell’area piccola, servendo poi il più facile degli appoggi al numero 59 con la difesa partenopea poco più che spettatrice quasi disinteressata.
La fisicità dell’attacco nerazzurro fa la differenza anche nell’azione del raddoppio, firmata ancora da Miranchuk e anche da Scamacca, bravo a recuperare palla, a triangolare col compagno e battere a rete dal limite per il raddoppio che manda i titoli di coda sul primo tempo, che il Napoli conclude tra i fischi dei suoi tifosi.
Calzona inizia la ripresa con un paio di cambi, Zielinski e Ngonge, per provare a rimescolare le carte in tavola: ci riesce, perché anche la Dea è meno arrembante (tanto che Gasp fa un triplice cambio all’ora di gioco in risposta), ma a respingere almeno quattro occasioni di Osimhen c’è un Carnesecchi in stato di grazia che non concede nemmeno le briciole tenendo la rete inviolata. E anche per questo il tris di Koopmeiners, nella settimana in cui ha tenuto banco il suo futuro, è dolcissimo.
Al triplice fischio l’unico urlo di gioia che si sente arriva dal campo (e dai 5 del settore ospiti): non può sovrastare le decine di migliaia di fischi, ma sa di festa bergamasca per una vittoria di grande prestigio nonché fondamentale per la classifica.
Buona Pasqua, nerazzurri! 😌
Happy Easter! 🐣 #NapoliAtalanta 0-3 | FT #SerieA #GoAtalantaGo ⚫️🔵 pic.twitter.com/Lblrli2hKa
— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) March 30, 2024
Napoli-Atalanta 0-3
Marcatori: 26' Miranchuk, 45' Scamacca, 88' Koopmeiners
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa (75' Simeone), Lobotka, Traoré (46' Zielinski); Politano (67' Lindstrøm), Osimhen, Raspadori (46' Ngonge). A disp. Gollini, Contini, Mazzocchi, Ostigard, Natan, Olivera, Cajuste, Dendoncker. All. Calzona
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini (72' Toloi), Hien, Kolasinac (67' Djimsiti); Hateboer, De Roon, Ederson, Zappacosta (60' Ruggeri); Pasalic; Miranchuk (60' Koopmeiners), Scamacca (60' Lookman). A disp. Musso, Rossi, Palomino, Holm, Bakker, Adopo, El Bilal. All. Gasperini
Arbitro: Pairetto
Ammoniti: Osimhen (38') per proteste; Kolasinac (54'), Koopmeiners (82'), Di Lorenzo (84') per gioco falloso
Espulsi: -
Note: recupero tempo pt 2', st 5'
I gol
26' 0-1 Miranchuk - Hateboer con una torre rimette in mezzo un pallone che Scamacca tiene vivo al centro, Pasalic in qualche modo la tocca al centro dove c'è il russso che deve solo appoggiare da pochi passi.
45' 0-2 Scamacca - L'attaccante nerazzurro recupera un pallone a contrasto con Juan Jesus, triangola con Miranchuk e dal limite dell'area fulmina Meret in diagonale.
88' 0-3 Koopmeiners - Sinistro chirurgico dell'olandese a centro area, servito dall'assist al bacio di Ruggeri, bravo a spingere la palla: il diagonale rasoterra del numero 7 è imprendibile per Meret.
Il momento chiave
La parata di Carnesecchi - Ne ha fatte almeno cinque di alto livello, ma quella più importante è alla mezz'ora, quando in uscita bassa mura Osimhen, che era andato via sul lato destro. Sul prosieguo dell'azione Scalvini si è fatto trovare al posto giusto per fermare la conclusione successiva di Traoré. Poteva essere l'1-1, invece poi il raddoppio di Scamacca ha messo la partita su ottimi binari.
Il migliore in campo
Aleksey Miranchuk - Apre cogliendo un palo che avrebbe meritato miglior fortuna, prosegue con il gol di rapina, insiste con la triangolazione che porta Scamacca al raddoppio. Magistrale. Gasperini non ci pensa neanche per un attimo a toglierlo e ne ha ben donde.
Le dichiarazioni
Gian Piero Gasperini: “Il modo migliore per iniziare questo ciclo di fuoco in cui si decideranno molte sorti, tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. È una grande iniezione di fiducia: vincere in questo modo sul campo dei campioni d’Italia ci dà la consapevolezza di avere un gruppo omogeneo, che permette di alternare più giocatori e ottenere una buona posizione in campo. Per me questa è una garanzia”.
Francesco Calzona: “L’entusiasmo non ci è mancato, fino alla fine nella confusione abbiamo cercato di rimontare la partita e abbiamo avuto quattro occasioni nitide. Creiamo situazioni casuali e non organizzate, ma la squadra ha provato a rimanere in partita fino all’ultimo”.
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