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Laureato in economia

“L’istruzione per cambiare il mondo”: a Venezia il discorso del loverese Simone, miglior studente di Ca’ Foscari

Il riconoscimento gli è stato consegnato alla cerimonia del giorno di laurea, che ha avuto luogo a Piazza San Marco

Non si può che restare a bocca aperta ascoltando Simone. Giovani di valore come lui, sempre pronti a mettersi in gioco con impegno, passione e umiltà, costituiscono una risorsa fondamentale per il Paese, un patrimonio da valorizzare per costruire un presente e un futuro più prosperi.

Simone Canu, 22enne loverese, classe 1999, si è laureato a pieni voti in economia e commercio, conseguendo una valutazione di 110 e lode all’Università Ca’ Foscari di Venezia, che lo ha nominato miglior studente italiano della sessione estiva 2020-21. Il riconoscimento gli è stato consegnato alla cerimonia del giorno di laurea, che ha avuto luogo a Piazza San Marco: in questa bellissima location, gremita di studenti e famiglie, ad ascoltarlo c’erano anche sua mamma Susanna e la nonna Marisa, di 89 anni, arrivata per lui da Lovere.

Simone Canu
Simone con mamma Susanna e nonna Marisa

IL DISCORSO – Dal palco di questa cerimonia Simone ha pronunciato un emozionante discorso parlando di “fortuna e delle responsabilità che da essa derivano”. Tracciando alcuni parallelismi molto interessanti, ha indicato come una delle sue più grandi fortune sia stata l’opportunità di aver frequentato Ca’ Foscari, che gli “ha permesso di conoscere e vivere una delle città più magnifiche al mondo”, un’opportunità da cui “nascono forti responsabilità”, considerando che “Venezia è tanto unica quanto fragile e sta a noi come singoli individui, come comunità e come istituzioni prendercene cura”.

Altra fortuna è la possibilità di aver potuto trascorrere un periodo del percorso di studi all’estero grazie ai programmi che Ca’ Foscari ha messo a disposizione per lui e altri studenti: “Credo fermamente che viaggiare, conoscere nuove culture, persone e paesaggi sia un grandissimo privilegio da cui deriva la responsabilità di rispettare l’insegnamento che queste esperienze ci hanno dato” – ha evidenziato Simone, aggiungendo: “Non siamo solo cittadini italiani o del nostro stato di appartenenza, ma siamo anche cittadini europei e cittadini del mondo, di conseguenza i problemi e i bisogni degli altri sono anche nostri”.

Proseguendo il suo discorso, ha citato la fortuna più grande: l’istruzione. “Mi sento fortunato – ha sottolineato – perchè a Ca’ Foscari ho ricevuto un’istruzione assai valida sia in termini di insegnamenti teorici e pratici sia in termini di valori. Ca’ Foscari ci ha preparato al meglio per il nostro futuro lavorativo e accademico ma l’istruzione non si esaurisce nell’opportunità che crea, deve esserci anche responsabilità. Come disse Nelson Mandela in uno dei suoi interventi più celebri, l’istruzione è l’arma più potente che possiamo utilizzare per cambiare il mondo e credo che non ci sia frase più vera di questa. Viviamo da quasi due anni in una pandemia che giorno dopo giorno non fa altro che aumentare le disuguaglianze sociali ed economiche che già prima affliggevano la nostra società. L’istruzione è il mezzo più efficiente per combattere le disuguaglianze, le discriminazioni, il razzismo e tutte le violazioni dei diritti umani. La fortuna che abbiamo noi qui presenti è avere un potenziale così grande che possiamo tranquillamente soddisfare il nostro io egoistico e il nostro io comunitario. Voler raggiungere i propri obiettivi e ambizioni personali, in un certo senso egoistiche, è umano ed è giusto. Io stesso mi sento una persona ambiziosa che vuole raggiungere molti obiettivi personali nella vita ma ognuno di noi deve anche usare la propria istruzione e il proprio potenziale per scopi comunitari, combattendo contro qualsiasi tipo di disuguaglianza, discriminazione e violazione dei diritti umani e del pianeta”.

Sulla scia del positivo impatto che il sapere individuale può avere sulla nostra società, ha concluso il suo intervento augurando a ognuno di riuscire a “soddisfare le proprie ambizioni più alte e allo stesso tempo dedicarsi alla comunità, al pianeta, ai più deboli e ai più discriminati”.

IL COMMENTO – Contattato da Bergamonews, Simone afferma: “Aver preso parte alla cerimonia in Piazza San Marco è stato molto emozionante e sono onorato di aver ricevuto un riconoscimento così importante. La laurea rappresenta una tappa fondamentale nella vita di una persona che decide di proseguire gli studi dopo la scuola superiore. Intraprendere un percorso universitario non è importante solo a livello accademico, perchè all’università non si studia solo per preparare gli esami ma si effettua una scuola di vita: è un percorso che si affronta insieme a persone che hanno interessi, backgrounds, ambizioni e obiettivi diversi. Degli anni trascorsi a Ca’ Foscari non rimangono solo lo studio e le nozioni acquisite ma l’esperienza in sé, le persone che ho incontrato e tutto quello che gravita attorno all’università come le associazioni studentesche e più in generale la vita studentesca, la possibilità di vivere Venezia e conoscerne il sistema universitario”.

Raccontando di sé, spiega: “Sono nato e cresciuto a Lovere, dove ho frequentato le scuole elementari, le medie e il liceo scientifico Decio Celeri, arricchendo il mio percorso scolastico delle superiori con un’esperienza negli Stati Uniti. Quando è giunto il momento di iscrivermi all’università, in un primo momento non ero sicuro di scegliere economia e commercio: era uno dei settori che avrebbero potuto interessarmi ma come generalmente avviene a quell’età non avevo le idee chiare. Ho deciso, comunque, di optare per questo indirizzo perché è in grado di condurre a molteplici specializzazioni e ha un carattere marcatamente internazionale, permette di viaggiare e di effettuare esperienze all’estero”.

“Oltre a dedicarmi alla scuola – prosegue Simone parlando dei suoi hobbies – sin da ragazzino ho coltivato svariati interessi. Sono una persona molto sportiva: per me lo sport è tutto, non solo per il fisico ma anche per il benessere mentale… dopo una giornata intensa svolgere un po’ di attività motoria mi aiuta a rilassarmi. Inoltre, amo uscire con gli amici, ascoltare musica e leggere romanzi: giorno per giorno mi piace ritagliare del tempo per queste passioni in maniera estremamente versatile”.

Guardando ai suoi prossimi progetti, invece, aggiunge: “Ho un orizzonte molto internazionale ma allo stesso tempo europeo. Sicuramente sarebbe bello lavorare in Europa: nel corso della triennale ho vissuto sei mesi a Madrid e la Spagna mi è piaciuta molto. Ora ho conseguito la laurea triennale in economia e commercio a Ca’ Foscari e mi sono iscritto all’Università di San Gallo in Svizzera per la laurea magistrale in international management, un corso di studi molto stimolante e capace di portare a diversi sbocchi professionali. Dal punto di vista lavorativo, in futuro mi piacerebbe diventare manager o amministratore delegato e occuparmi della gestione di una società”.

Infine, riflettendo in merito alla capacità dell’Italia di offrire ai giovani opportunità di costruirsi un futuro, Simone conclude: “Il nostro Paese ha tante potenzialità e diversi aspetti da migliorare, soprattutto guardando alle nuove generazioni. Per esempio, aver acquisito esperienze lavorative nel proprio settore rappresenta un valore aggiunto importante per l’ingresso nelle aziende. Ed è per questo che le imprese generalmente sono alla ricerca di ragazzi che abbiano già svolto le mansioni di cui necessitano. Se per uno studente è più conveniente fare altri lavori anzichè tirocini inerenti la propria formazione, però, diventa più difficile inserirsi. Spesso molti rimangono stupiti dal fatto che i giovani fatichino a mettersi in gioco nel mondo del lavoro ma non sono incentivati a farlo: sull’argomento c’è molta ipocrisia ma la ricerca di stabilità economica è importante e non va sottovalutata. Per questo spesso tanti vanno all’estero dove ricevono compensi superiori e magari il costo della vita non è nemmeno così elevato”.

Non resta che fare un grande in bocca al lupo a Simone augurandogli di realizzare tutti i suoi obiettivi.

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