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A bergamo

“Sanpietrino contro la vetrina della mia gelateria in centro: ora basta!”

Lo sfogo di Alessandra Sana, che a maggio ha aperto il BGY Gelato in viale Vittorio Emanuele: "Le istituzioni? Qui sembrano assenti"

È stata una banale discussione, iniziata per una piccola spallata, a scatenare la violenta lite che martedì 21 luglio è terminata con una vetrina della gelateria BGY Gelato di Bergamo sfondata da un sanpietrino.

Tutto succede nel giro di pochi minuti. Sono quasi le 23, il locale di viale Vittorio Emanuele sta per chiudere. Tre clienti stazionano vicino all’ingresso della gelateria quando passano proprio lì davanti due ragazzi a bordo di un monopattino elettrico. La velocità, giurano i clienti del locale, è piuttosto sostenuta e una delle persone a bordo del mezzo colpisce con una piccola spallata uno dei tre clienti.

Ne nasce una discussione che si fa via via sempre più animata.

C’è una persona all’interno della gelateria che esce in strada e cerca di fare da paciere: “Calmiamoci tutti, non serve litigare per queste cose” dice ai cinque fuori. Che dopo pochi secondi se ne vanno, ognuno per la propria strada.

Quando la discussione sembra finita ecco che uno dei due ragazzi del monopattino torna verso il locale. Ha un sanpietrino in mano. Lo lancia con violenza verso l’ingresso, dov’è ferma la persona che pochi minuti prima aveva cercato di calmare gli animi. La sfiora, fortunatamente, con la pietra che però finisce contro la vetrina e la sfonda.

BGY Gelato Bergamo
La vetrina sfondata del BGY Gelato di viale Vittorio Emanuele
BGY Gelato Bergamo

“Per me è stato un trauma, mi sono parecchio spaventata – spiega Corina, collaboratrice della gelateria che in quel momento era dietro al bancone -. Certe cose te le aspetteresti in altre zone della città, non nel pieno centro di Bergamo”.

“Non è un caso isolato – attacca invece Alessandra Sana, titolare di BGY Gelato -, questi episodi di inciviltà sono quasi all’ordine del giorno in questa zona della città. Ed è assurdo. L’impressione che abbiamo è che, almeno qui, le istituzioni siano assenti”.

Viene chiamata la polizia, che pochi minuti dopo il fattaccio rintraccia la persona alla guida del monopattino: secondo le testimonianze, non sarebbe stata lei a lanciare il sanpietrino. “Agli agenti, però, il ragazzo ha detto che non conosceva la persona che stava trasportando – spiega Corina -, così è stato congedato. Secondo noi, la polizia poteva fare molto di più”.

BGY Gelato Bergamo
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