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Stadio e non solo

Lazzaretto: ancora polemiche sul parcheggio a pagamento

La Lega presenta un'interpellanza a firma della consigliera Luisa Pecce, in cui chiede perché il Comune non ha proceduto a un bando per assegnare eventuali spazi a parcheggio dal momento che la società Atalanta potrebbe non essere la sola interessata a commercializzare tali luoghi

Ancora polemiche sul Lazzaretto utilizzato dalla società Atalanta come parcheggio. Dall’affitto di una parte dei 250 posti auto incasserà ventimila euro in più di quanto la nuova proprietà dello stadio di Bergamo verserà nelle casse comunali dopo un tira e molla che ha rischiato, ai primi d’agosto, di far saltare l’intero pacchetto della vendita dell’impianto sportivo.

E’ questa l’ultima novità che va ad aggiungersi ai malumori legati al suggestivo spazio del Lazzaretto, adiacente lo stadio, appena acquistato dal gruppo che fa capo alla famiglia Percassi, aggiudicatrice del bando.

Come i lettori di Bergamonews ricordano, gli ultimi giorni prima del rogito per la vendita dello stadio si erano registrate tensioni che rischiavano di far saltare la firma ed erano in gran parte legate proprio al Lazzaretto (leggi). Poi, alla fine, sebbene in ritardo di qualche ora sul previsto per via di frenetiche trattative, nello studio del notaio Jean Pierre Farhat si era giunti a un’intesa con un documento a latere anche sul Lazzaretto: la nuova proprietà dello stadio verserà 25 mila euro all’anno per 5 anni al Comune a mo’ di affitto per lo spazio destinato a parcheggio di circa 250 vetture  (leggi). Una decisione che, a parere di Bergamonews, poteva essere migliore, per la città soprattutto, come ha scritto qualche giorno fa Davide Agazzi (leggi).

Ora, sull’incasso  per quei posti auto la Lega Nord presenta un’interpellanza a firma della consigliera Luisa Pecce in cui chiede perché il Comune non ha proceduto a un bando per assegnare eventuali spazi a parcheggio, dal momento che la società Atalanta potrebbe non essere la sola interessata a commercializzare tali luoghi.

Considerato che, si legge nell’interpellanza, “a fronte di un esborso di 25.000 euro è ipotizzabile un’entrata per la società di 250.000 euro (calcolata basandosi sui prezzi per il parcheggio che Atalanta sembra aver proposto ai suoi abbonati), o comunque un calcolo minimale di quei ricavi fatturati presunti che la legge prescrive, ritenendo anche solo ad es. il costo orario di un parcheggio cittadino 2euro x 3h x 250 parcheggi x 10 giornate x 5 anni”, la Lega Nord chiede “perché e in base a quale deroga non si sia ricorsi ad un bando  per l’assegnazione degli spazi ad uso parcheggio interni al Lazzaretto quali criteri si siano utilizzati per la quantificazione del canone. E perché non si siano cercate per tempo proposte e soluzioni alternative possibili di spazi per il parcheggio rispetto all’occupazione del Lazzaretto, visto tra l’altro che si è sacrificato anche il bene comune del parcheggio della curva Nord che doveva rappresentare l’alternativa al Lazzaretto stesso”.

Era dunque necessario un bando di gara? Visto che non si è proceduto in questa direzione parrebbe di no, ma le domande dell’opposizione leghista attendono una risposta ufficiale.

 

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