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Il 17 dicembre

Bergoglio compie 80 anni: auguri al sorridente papa Francesco

Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1937 da una famiglia di piemontesi emigrati in Argentina. In questi tre anni di pontificato ci ha insegnato che le sue parole non sono mai a caso.

Francesco, il «Papa della misericordia», sabato 17 dicembre 2016 compie 80 anni.

Jorge Mario Bergoglio è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1937 da una famiglia di piemontesi emigrati in Argentina. In questi tre anni di pontificato ci ha insegnato che le sue parole non sono mai a caso. Il gesuita Antonio Spadaro, direttore de «La Civiltà Cattolica», ha colto questa frase del Papa: «Ho la sensazione che il mio pontificato sarà breve, 4-5 anni. È come una sensazione un po’ vaga… magari non è così, ma ho come la sensazione che il Signore mi ha messo qui per poco tempo. Però è una sensazione, per questo lascio sempre le possibilità aperte».

La confidenza sorprende da parte di un Vescovo di Roma che è a suo agio con ogni categoria di persone, dai potenti agli umili, dalle mamme agli imprenditori, dai malati ai sacerdoti. Aggiunge: «Quando arriva un capo di Stato deve essere accolto con la dignità e il protocollo che merita. La verità è che con il protocollo ho un sacco di problemi ma va rispettato. Sai che differenza c’è tra il terrorismo e il protocollo? Che con il terrorismo si può negoziare! A Buenos Aires ero sempre in strada. Cambiare di abito mi costa, però uno poi si abitua. L’unica cosa che mi piacerebbe è poter uscire senza che nessuno mi riconosca e poter andare in pizzeria a mangiare una pizza».

Un particolare che tutti possono notare è il suo volto sempre sorridente quando incontra le persone, quando passa tra la gente, quando prende in braccio i bambini e li bacia. Ed è sempre estremamente concentrato quando celebra e presiede le liturgie: si vede che è sempre in contatto con Dio.

«Dopo tre papi sono il primo che non ha partecipato al Concilio e si è formato nel Concilio. Me ne andrò quando si arriverà a un punto in cui non sarà più possibile tornare indietro». Ha le idee chiarissime su quello che è stato l’evento di maggior peso per la Chiesa e il Cristianesimo nel secolo XX. Spiega: «Il Vaticano II è stato una rilettura del Vangelo alla luce della cultura contemporanea. Ha prodotto un rinnovamento che viene dal Vangelo». Nello spirito del Concilio in questi anni riapre porte e finestre della Chiesa e continua a traghettare la Chiesa verso il Vangelo.

Francesco fa proprie le finalità del Concilio: il rinnovamento e la missione della Chiesa, povertà e sinodalità, ricomposizione dell’unità dei cristiani e dialogo con il mondo contemporaneo. Persegue «una Chiesa povera per i poveri», che non è una novità ma significa perenne ritorno al Vangelo. La mondanità della Chiesa conduce all’apostasia. L’esclusione, l’egoismo, i muri, la «cultura dello scarto» non appartengono né al Vangelo né alla Chiesa.

La famiglia di Jorge Mario Bergoglio – primo Papa gesuita e primo Papa nato in America – proviene dalla terra di don Bosco, terra di santi e buoni vini, terra generosa. I nonni astigiani Giovanni e Rosa abitano a Torino e il 20 agosto 1907 si sposano nella chiesa di Santa Teresa, allora parrocchia, e il 6 aprile 1908 vi battezzano il figlio Mario Giuseppe Francesco (papà), nato a Torino il 2 aprile 1908.

Durante la grande depressione del 1929, Giovanni e Rosa e il figlio Mario vendono i beni di famiglia e il 1° febbraio 1929 si imbarcano sulla nave «Giulio Cesare» e sbarcano a Baires il 15 febbraio. Un tipo sportivo, Mario: gioca a pallacanestro nel San Lorenzo; si impegna in parrocchia; accompagna il salesiano don Carlos Scandroglio «nel ministero a servizio dei moribondi». Il 12 dicembre 1935 Mario sposa Regina Maria Sivori, nata a Buenos Aires: si erano conosciuti nel 1934 in oratorio. Il primogenito Jorge Mariao nasce il 17 dicembre 1936 nel «barrio, quartiere» Flores della capitale. Seguono: Marta Regina nel 1940, Alberto Horacio nel 1942, Oscar Adrián nel 1944, Maria Elena nel 1948. Il papà Mario è ragioniere, la mamma Regina casalinga.

Il primogenito Jorge si diploma tecnico chimico, a 21 anni sceglie il sacerdozio ed entra nel Seminario diocesano di Villa Devoto, retto dai Gesuiti. L’ 11 marzo 1958 passa al noviziato della Compagnia di Gesù. Completa gli studi umanistici in Cile. Tornato in Argentina, nel 1963 si laurea in filosofia; nel 1964-1966 è professore di letteratura e di psicologia; nel 1967-1970 studia teologia e si laurea; il 13 dicembre 1969 è ordinato sacerdote; il 22 aprile 1973 emette i voti perpetui. Come per il predecessore Joseph Ratzinger, tutta la sua formazione culturale e teologica avviene lontano dalle università pontificie romane.

Nella Compagnia di Gesù ricopre molti incarichi: maestro dei novizi, professore, provinciale, parroco. Formatore dei novizi. Docente nella Facoltà di teologia, consultore provinciale della Compagnia e rettore del Collegio san Giuseppe, il 31 luglio 1973 padre Bergoglio è eletto provinciale dell’Argentina per sei anni fino al 1979.

A 56 anni nel 1992 la sua vita cambia profondamente. L’arcivescovo di Buenos Aires cardinale Antonio Quarracino lo sceglie come suo stretto collaboratore: vescovo ausiliare e vicario generale; poi arcivescovo coadiutore dal 28 febbraio 1998 arcivescovo, primate di Argentina. Definisce la diocesi «la mia esposa».

Alle 20,26 di mercoledì 13 marzo 2013 dalla loggia esterna della basilica di san Pietro compare il papa appena eletto. Il 266° successore di Pietro arriva da oltre Atlantico, mezzo millennio dopo la scoperta e l’evangelizzazione delle Americhe. Dopo l’improvvisa rinuncia di Benedetto XVI, in vigore dal 28 febbraio 2013, il Conclave elegge l’arcivescovo di Buenos Aires cardinale Jorge Mario Bergoglio, argentino di solide radici piemontesi. Assume il nome Francesco che evoca lo spirito evangelico, la vicinanza ai poveri, il rinnovamento della Chiesa del «poverello di Assisi».

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