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L'ordinanza

Capodanno, anche Ardesio dice no a botti e fuochi d’artificio

Il sindaco di Ardesio Alberto Bigoni ha emanato un'apposita ordinanza per vietare completamente l'uso di qualsiasi artificio pirotecnico fino al 6 gennaio: troppo elevato il pericolo di incendi nella zona e un modo per ridurre il rilascio di inquinanti nell'aria.

Non solo i Comuni dell’Unione della Presolana: in Val Seriana anche Ardesio ha deciso di vietare fuochi d’artificio e botti di qualsiasi genere dal 30 dicembre al 6 gennaio. L’apposita ordinanza, firmata dal sindaco Alberto Bigoni ed emanata mercoledì 30 dicembre, contiene precise disposizioni per il contenimento dell’inquinamento atmosferico e del rischio incendi su tutto il territorio comunale: “Divieto assoluto di utilizzo di fuochi di qualsiasi genere, nello specifico petardi, botti, giochi pirotecnici e fuochi d’artificio, oltre che il divieto di bruciare materiale proveniente da scarti agricoli e/o forestali e l’accensione di fuochi all’aperto”.

Nel testo dell’ordinanza si citano l’invito dell’assessorato all’Ambiente della Regione Lombardia a ridurre ogni possibile fonte d’immissione di gas e particolati atmosferici e l’alto pericolo di incendi boschivi nell’area Brembo e Alto Serio-Scalve: fattori che, associati agli alti livelli di inquinanti nell’aria e all’eccezionale siccità in boschi e pascoli della zona, hanno spinto il primo cittadino di Ardesio a bandire dal territorio comunale qualsiasi forma di rischio, sotto forma di artifici pirotecnici o di combustione dei residui vegetali agricoli e forestali.

La situazione di rischio già nota agli amministratori locali della Val Seriana è stata aggravata, negli ultimi giorni, da episodi preoccupanti come il vasto incendio che si è fatto largo tra i comuni di Valgoglio, Gromo e Gandellino, forse causato dall’accensione di alcune lanterne luminose liberate in cielo.

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