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Chirurgia dell’obesità: più magri, più sani

La terapia chirurgica è attualmente l’unica forma di trattamento che consente una guarigione duratura in un elevatissimo numero di casi di obesità grave.

A cura di Clinica Castelli

L’obesità è una malattia cronica, ad elevato impatto sociale, dovuta all’interazione di molteplici cause come predisposizione genetica, malattie endocrino-metaboliche, fattori ambientali e psicologici, stile di vita. I dati parlano ormai di diffusione epidemica: si calcola che nel 2015 avremo circa 2,3 bilioni di adulti in sovrappeso e circa 700 milioni di obesi.

Il dato più allarmante è costituito dal fatto che in soli 4 anni la popolazione dei soggetti in sovrappeso sia aumentata di circa 6.000.000 di unità. Ad aggravare queste condizioni, si aggiunge il dato emergente dagli ambienti pediatrici che indica un notevole incremento dell’obesità nella popolazione giovanile ed infantile. In più, è ormai certo che i pazienti obesi siano soggetti maggiormente esposti a patologie cardiovascolari, complicanze respiratorie, sindrome da ipoventilazione, sindrome della apnee notturne, diabete, tanto da far parlare di nuova malattia epidemica definita “Diabesità”.

Nei soggetti obesi sono anche più frequenti malattie digestive, patologie osteoarticolari e reumatologiche, patologie neoplastiche, in particolare a carico del tratto gastroenterico, della mammella e della prostata. L’azione di prevenzione dell’obesità e delle patologie ad essa correlate è fondamentale, così com’è di grande importanza l’azione coordinata di più figure professionali nel suo trattamento: endocrinologo, dietista e psicologo. Dopo la valutazione del paziente sotto il profilo internistico/endocrinologico, attraverso un esame clinico ed esami ematochimici finalizzati ad individuare precocemente la presenza di eventuali altre patologie, si prescrive in genere una dieta personalizzata in grado di rispettare le esigenze personali, incoraggiare il consumo di cibi ricchi di fibre, con basso indice glicemico e poveri di grassi animali, e di garantire un apporto bilanciato di carboidrati complessi, proteine e grassi.

I pazienti con obesità severa, che raccontano di numerosi tentativi dietetici falliti o che presentano già malattie associate, in particolare i pazienti diabetici, possono sottoporsi a chirurgica bariatrica.

La terapia chirurgica è attualmente l’unica forma di trattamento che consente una guarigione duratura in un elevatissimo numero di casi di obesità grave.

"La corretta scelta dell’intervento – spiega il dottor Roberto Sacco, Responsabile del Dipartimento Chirurgico di Clinica Castelli – è presupposto essenziale per ottenere i risultati più vantaggiosi in termini di miglioramento complessivo della qualità di vita, oltre che di risoluzione delle malattie associate all’obesità stessa. Per questo motivo, nella valutazione pre-operatoria, vengono indagate le abitudini di vita e alimentari del paziente nonché gli aspetti di ordine socio-economico e culturale. Ricordando che nessun altro intervento chirurgico come quello bariatrico è capace di un cambiamento così radicale nell’aspetto e nella vita di relazione, è opportuno infatti condividere la scelta del tipo d’intervento con il paziente stesso proponendogli, quindi, una chirurgia quasi “sartoriale”, su misura".

Gli interventi di chirurgia bariatrica sono vari: gastrorestrittivi (bendaggio gastrico e sleeve gastrectomy); malassorbitivi (diversione biliopancreatica); minibypass gastrico (ovvero bypass gastrico con componente malassorbitiva).

Nel trattamento dell’obesità il successo della perdita di peso dipende dalla combinazione di un’elevata motivazione a modificare comportamenti scorretti e di un elevato senso di autoefficacia: l’individuo non è responsabile della perdita di controllo nell’assunzione di cibo, ma può imparare ad evitarla.

Nel percorso nutrizionale per pazienti obesi e/o soprappeso è importante che il medico internista e dietista siano affiancati dalla psicologa. Nonostante l’obesità non rientri in alcun manuale psichiatrico, tuttavia le caratteristiche cognitive e comportamentali dell’individuo possono giocare un ruolo determinante nel contrastare gli ostacoli che si oppongono al dimagramento.

Colloqui individuali o familiari con uno psicologo possono aiutare il paziente a modificare il proprio stile di vita, aiutarlo a raggiungere e mantenere un sano peso corporeo e a superare la necessità di gratificarsi con il cibo.

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