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Tripudio nerazzurro

Da De Roon a letto con la coppa all’urlo di Hateboer: i festeggiamenti dei giocatori dell’Atalanta

Le dediche di Koopmeiners a Hien, la gioia di Zappacosta e De Ketelaere fino a Musso e Carnesecchi: i giocatori della Dea si scatenano sui social dopo il trionfo di Dublino

E' stata una notte magica, interminabile. Una notte di gioia e commozione rigorosamente a tinte nerazzurre. L'Atalanta è tornata da Dublino con la coppa dell'Europa League, un'impresa che in molti stanno ancora facendo fatica a realizzare.

Al fischio finale dell'arbitro Kovacs, all'Aviva Stadium e in tutta Bergamo è scattata la grande festa del popolo atalantino che ha finalmente coronato il sogno di vedere la propria squadra sollevare al cielo un trofeo dal prestigio inestimabile.

Merito di Gian Piero Gasperini e dei suoi ragazzi, firmatari di un'impresa che resterà scolpita nella leggenda del calcio italiano. Venticinque anni dopo il Parma, ci ha pensato la Dea a riportare in Italia la vecchia Coppa UEFA.

Hanno festeggiato, fino a notte fonda i tifosi, ma non da meno sono stati coloro che questa impresa l'hanno costruita passo dopo passo: Rakow, Sporting, Sturm Graz, ancora Sporting, Liverpool, Marsiglia e Bayer Leverkusen. Le tappe di un percorso epico culminato nel finale più bello possibile, quello che da sogno irrealizzabile si è trasformato nella più entuasiasmante della realtà.

Le lacrime di Marten De Roon dopo l'infortunio di Roma, che l'ha costretto a saltare il match col Bayer Leverkusen, sono state spazzate via da una nuova istantanea da infilare nell'album dei ricordi: lui, Rafael Toloi e Berat Djimsiti - i tre che rappresentano il blocco storico del ciclo gasperiniano - a sollevare insieme la coppa. Coppa con la quale lo stesso De Roon ha poi dormito, come esibito sui social, con la sua immancabile ironia: "Ho scritto a mia moglie che ero a letto con il mio nuovo amore"

 

"Two cop is megl che uan", è lo slogan che parafrasa una nota pubblicità e che è stato ripreso da Davide Zappacosta, capace di vincere la sua seconda Europa League, dopo quella conquistata nel 2019 col Chelsea.

 

 

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Un'euforia generale, come quella di Hans Hateboer, che al fischio finale si è avvicinato ad una telecamera in campo urlando a ripetizione: "E' tutto vero! E' tutto vero!".

 

Teun Koopmeiners e Isak Hien, due autentici pilastri di questa cavalcata hanno dedicato questo trionfo alla città di Bergamo, nella quale si sono inseriti alla perfezione.

 

 

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Notte del grande riscatto anche per Charles De Ketelaere, bollato come flop l'anno scorso al Milan, il classe 2001 è rinato con la maglia nerazzurra e ora e dopo aver festeggiato il primo trofeo è pronto a legare il proprio futuro alla Dea.

 

 

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