Bergamo. Futura ai nastri di partenza. La lista, che solo due settimane fa, ha svelato il suo simbolo, ha presentato la sua squadra: 32 candidati per le amministrative di Bergamo che correranno sotto un’unica bandiera, quella di quattro simboli: Alleanza Verdi Sinistra, Europa Verde, Sinistra Italiana e la civica Oltre. Ospite dell’incontro di lancio dei cittadini che hanno scelto di mettersi in gioco, Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato alla Camera di Alleanza Verdi e Sinistra, oltre al deputato Devis Dori, al consigliere regionale Onorio Rosati e la candidata sindaco della coalizione di centrosinistra Elena Carnevali. Ad introdurre gli ospiti e i candidati della lista è Giuseppe Cantucci, portavoce di Europa Verde insieme a Oriana Ruzzini.
Così Devis Dori: “Stiamo entrando nel vivo della campagna elettorale, anche se abbiamo iniziato un anno fa a ragionare sui contenuti, dopo il felice esito del 6% raccolto alle Regionali. Quella che presentiamo è una grande squadra, fatta di competenze e di qualità personali. Abbiamo 32 titolari in un campo largo, una squadra importante. A noi interessa la capacità di ascolto dei cittadini. Più che la matematica, l’audiometria, il bel sintonizzarci con le persone”. Onorio Rosati, consigliere regionale: “Carnevali è una donna, brava, capace e competente. E’ importante sostenere candidati come lei, soprattutto in un momento come questo in cui c’è una grande disaffezione alla politica. La partecipazione non è solo il voto, ma è fertilizzare la democrazia. Uno dei contributi che la nostra lista porterà sarà proprio quello di fare dell’ascolto la chiave del buon governo. Un modello contrario a quello del premierato e della destra, specialmente quando si parla di autonomia, come fa la Lega. Nella politica si deve trovare una risposta efficace. Tra i nostri temi cari le politiche abitative, l’utilizzo dei fondi del PNRR. Il mio augurio è quello di portare la nostra sensibilità sui grandi impegni del sociale e dell’ambiente”.
Elena Carnevali, candidata sindaca: “Questa lista porta con sé una grande bagaglio di novità. Noi abbiamo il dovere di riappassionare alla politica, portare la gente a votare. Il mio viaggio, quello nei quartieri della città, mi ha fatto scoprire la vitalità del mondo associativo, sociale e partecipativo. Nei prossimi cinque anni avremo l’esigenza di mettere a terra molte delle risorse del PNRR. Su tutte quelle legate alle politiche sulla mobilità, con lo scopo di finanziare gli enti locali sul trasporto pubblico. Il tutto per avere una mobilità sostenibile, garantendo una qualità della vita diversa. Non solo. Ci batteremo per favorire il recupero delle abitazioni popolari, per la riduzione delle disuguaglianze dalla quale passa il rispetto e il futuro delle persone: un elemento fondamentale per la crescita della città e per combattere l’inverno demografico. Non lasciamo da solo il territorio: non abbiamo bisogno di centralismo, ma di prossimità”.
Angelo Bonelli: “Noi siamo con Elena, lo siamo convintamente. Siamo consapevoli della necessità che il centrosinistra ha di vivere il dialogo con il territorio e abbiamo il dovere di difendere il buon governo del territorio. Vogliamo dare un forte contributo, in una sfida locale ma anche europea. Combattiamo una destra aggressiva che vuole demolire politiche che riguardano il futuro. Manca una dimensione etica della politica, quella che ci fa pensare al futuro delle nuove generazioni. Non basta pensare al presente. A chi contesta la candidatura di Ilaria Salis rispondiamo dicendo che lei è la garante dei diritti umani, gli stessi per i quali lavoriamo ogni giorno. Chi oggi, da Salvini ad altri, ci accusa di aver candidato una condannata, siamo pronti a ricordare i pregiudicati che siedono in Parlamento. La nostra è una battaglia per la democrazia e per lo Stato di diritto. Per l’Europa sogniamo una giustizia ambientale, sociale e climatica, oltre che la pace. Non si può parlare di negoziati pensando di arrendersi. La corsa agli armamenti costa, a livello mondiale, 2443 miliardi di dollari. Oggi viviamo di conflitti e di guerre ma anche di persone che muoiono di fame. E quello che sta accadendo a Gaza è inaccettabile”.
Giovanni Valagussa: “La cultura è ciò che compatta una comunità e la rende solidale, ciò che crea il confronto, genera dialogo e non fomenta gli scontri. Crea benessere anche se non economico”.
Aldo Lazzari, gruppo Oltre: “A noi interessa molto il tema della partecipazione, delle reti di quartiere, della riduzione delle disuguaglianze, delle fragilità. Lavoro in Caritas, mi occupo di progetti di volontariato per i giovani e legati alla multi culturalità. Nel centrodestra si parla di mille soldati, noi invece lavoriamo perché si dia vita all’assessorato alle Culture e non alla Cultura”.
La lista
Sofia Allieri Logopedista
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