Tre morti in cinque giorni. Quattro, se consideriamo la disgrazia costata la vita a Francesco Zucclini, il 73enne di Vertova comunque travolto da un’auto. La sua Fiat Doblò, con ogni probabilità parcheggiata in lieve pendenza su una stradina di montagna senza inserire correttamente il freno a mano. Da inizio 2024, sono almeno 15 i bergamaschi che hanno perso la vita in strada: in auto, moto, bici o a piedi, investiti da un mezzo in transito.
Dal dramma di Casnigo a quello di Calcinate
Il primo incidente di una settimana finora nerissima si è verificato lunedì nel tardo pomeriggio a Casnigo, sulla statale 671 della Valle Seriana. Riccardo Carrara, 57enne di Fiorano al Serio, viaggiava in sella al suo scooter T-Max in direzione Clusone quando, poco prima del Ponte del Costone, la sua due ruote è stata urtata dalla Toyota Yaris di un 22enne di Gandino (illeso, ma sotto choc) che procedeva nello stesso senso di marcia e che avrebbe svoltato a sinistra mentre Carrara era in fase di sorpasso.
Mercoledì mattina il terribile incidente che ha visto coinvolta Debora Nisoli, la 26enne di Brignano Gera d’Adda deceduta mentre stava andando a lavorare come assistente sociale nel Bresciano. La tragedia si è consumata sulla provinciale a Soncino. La giovane era al volante della sua Toyota Yaris quando si è scontrata frontalmente con un camion rimorchio che proveniva dalla direzione opposta. Le cause? Forse la pioggia. Forse un malore. Forse un momento di distrazione da parte di uno dei due conducenti prima di invadere l’altra corsia.
La sera stessa, a Telgate, se l’è vista davvero brutta un 45enne al volante di una Citroën Saxo. Intorno alle 21,30 si è scontrato frontalmente con la Bmw di una 20enne all’altezza del distributore “Turra Petroli”. L’uomo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Papa Giovanni (ovvero massima gravità), ma non sarebbe in pericolo di vita. I residenti raccontano che in quel punto si sarebbero già verificati altri incidenti. Il motivo? A loro dire, gli automobilisti in uscita dal distributore sarebbero soliti effettuare manovre vietate per evitare di arrivare fino al rondò e tornare indietro.
Infine, venerdì mattina, il dramma di Raoul Ghellini. Il 48enne, originario di Rimini ma da un paio d’anni residente a Stezzano con la fidanzata, era diretto a lavoro a Cividate al Piano in sella al suo scooter Kymko Downtown, quando si è scontrato a Calcinate con l’Alfa Romeo Giulietta di un 28enne di origini albanesi. Ghellini è finito contro la fiancata sinistra dell’auto ed è morto sul colpo. Illeso, invece, il giovane al volante della quattro ruote. Proprio a Stezzano, pochi minuti prima, un 22enne è rimasto gravemente ferito in seguito a un incidente sulla circonvallazione, che ha visto coinvolto anche un mezzo pesante.
Le strade con più incidenti
A raccogliere qualche dato ci pensa l’Aci (Automobile club italiano) che al primo posto tra le strade bergamasche con il maggior numero di incidenti mette la provinciale 122, conosciuta come Francesca, l’arteria che si estende per oltre 20 chilometri e attraversa la pianura da Canonica d’Adda a Mornico al Serio. Stando ai numeri raccolti dall’Aci, su questo tratto di strada in un anno (parliamo del 2022, visto che i dati del 2023 non sono ancora disponibili ) si sono registrati 33 incidenti stradali sui 416 dell’intera rete stradale provinciale bergamasca.
Segue la Provinciale 91 della Valle Calepio, con 23 incidenti lungo 14,6 chilometri. Al terzo posto due strade dell’Isola: la Provinciale 166 che con i suoi 11,6 chilometri collega Ponte San Pietro con Calusco d’Adda, e la Provinciale 155 che mette in comunicazione Ponte San Pietro, Bonate Sotto e Capriate, lunga poco meno di dieci chilometri. Entrambe hanno registrato 19 incidenti. È fuori dal ‘podio’, ma fa parte dell’Isola anche la quinta strada con più incidenti: la Provinciale che collega Calusco a Capriate, con 16 sinistri in 10,6 chilometri. Proprio come lungo i 5,5 chilometri della Provinciale 35 della Valle Seriana, la cosiddetta Bergamo-Nembro.
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