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La storia

L’ex insegnante e il milione ai bimbi dell’Africa: “Non è l’unica donazione, aiutare i più deboli la sua ultima volontà”

Nanda Ghisi, 82enne di Villongo morta lo scorso aprile, ha devoluto la sua eredità in progetti destinati a sfamare i più bisognosi: "Dava ripetizioni gratuite ai ragazzini stranieri con difficoltà nella lingua e li aiutava a fare i compiti"

Villongo. Le ultime volontà di Veneranda Ghisi, per tutti “Nanda”, erano chiare, anzi chiarissime: la sua eredità andava devoluta a progetti con un solo, nobile obiettivo: sfamare i bambini africani dagli zero ai sette anni. L’82enne di Villongo, venuta a mancare lo scorso 16 aprile, lo ha espressamente indicato nel suo testamento e così è stato.

Uno di questi lasciti (non l’unico donato ai bambini dell’Africa, assicura chi ha seguito da vicino la pratica) è stato affidato alla Lions Clubs International Foundation,  che ne ha dato notizia, per garantire un’adeguata alimentazione ai bimbi che frequentano le scuole della Karamoja in Uganda; una delle regioni più povere del Paese, con i più alti tassi di malnutrizione infantile.

“Qui la popolazione è in rapidissima crescita, si stima raggiungerà i 100 milioni entro il 2050 – spiegano dall’associazione filantropica, fondata nell’ormai lontano 1917 -. Il Paese accoglie la terza più vasta popolazione di rifugiati al mondo, che comprende profughi provenienti dal Sud Sudan, dal Congo e dal Burundi: una situazione di estrema povertà, che si mischia agli effetti della siccità, dei cambiamenti climatici, che rendono ancora più complesso il reperimento di generi alimentari sufficienti alla sopravvivenza”.

Ma l’altruismo della signora Nanda, come anticipato, finanzierà anche altri progetti e altre organizzazioni, in Etiopia e in Eritrea per oltre 600 mila euro. “Aveva un carattere molto forte, ma questo non le impediva di essere attenta gli altri – commenta Germano Paris, amministratore di sostegno dell’anziana durante gli ultimi anni di vita -. Dietro l’apparente corazza, c’era una donna molto generosa. Ricordo che ospitava a casa sua e aiutava gratuitamente a fare i compiti i bambini stranieri che avevano problemi di lingua”. In passato, l’82enne aveva lavorato come insegnante. “Poi con alcune multinazionali nel campo delle risorse umane”, aggiunge Paris.

Grazie al suo lascito (le donazioni alla Lcif vengono contabilizzate in dollari), dovrebbe essere garantito ai bimbi almeno un pasto al giorno, per un anno. “Durante questi 12 mesi i Lions contribuiranno a sostenere anche il programma Homegrown School Feeding che mette in contatto i piccoli agricoltori locali con le scuole della subregione ugandese della Karamoja: grazie alla partnership con la Lcif, il World Food Programme Uganda acquisterà mais, fagioli e oli per preparare pasti caldi per i bambini delle scuole della Karamoja”.

Il tutto, assicurano dall’associazione, avverrà nella “massima trasparenza”. “L’80% del finanziamento sarà destinato direttamente all’acquisto di cibo. Il restante 20% sarà utilizzato per le attività di coordinamento, l’attuazione e il monitoraggio (gestione dati) delle attività di alimentazione scolastica, nonché le attività di advocacy per incoraggiare il governo ad adottare un programma di alimentazione scolastica a livello nazionale”.

 

Villongo, lascito ereditario di 1 milione di dollari per sfamare i bambini dell'Uganda con i Lions

 

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