Archiviato il rotondo successo di Empoli, l’Atalanta mette nel mirino il prossimo delicatissimo impegno di campionato in Serie A: sabato 4 novembre, infatti, a fare visita al Gewiss Stadium ci sarà nientemeno che la capolista Inter.
Il confronto con i vice campioni d’Europa racchiude in sé molteplici significati che da qualche anno lo hanno reso un faccia a faccia tutt’altro che banale: l’incrocio tra Gian Piero Gasperini e il suo passato (il Gasp ha allenato il club meneghino per soli 73 giorni nella stagione 2010/11) non è infatti l’unica interessante chiave di lettura di quello che si può serenamente considerare il big match dell’undicesima giornata di campionato.
I riflettori saranno infatti puntati su Gianluca Scamacca che, dopo la straordinaria prestazione del Castellani, sfiderà in un attesissimo faccia a faccia quella che in estate sarebbe potuta diventare la sua squadra. Proprio così perché prima di dire sì al progetto Atalanta, l’attaccante classe 1999 era stato ad un passo dall’Inter.
Tutto assolutamente vero, perché l’estate culminata con le partenze di Romelu Lukaku e di Edin Dzeko, aveva spinto i vertici del club meneghino a riportare in Italia l’ex centravanti del Sassuolo, reduce da un’annata non propriamente brillante con la magia del West Ham. L’intesa con il club londinese sembrava ormai ad un passo con la trattativa pronta a sfociare nella proverbiale fumata bianca.
E invece, alla fine, Scamacca ha vestito il nerazzurro, sì, ma quello dell’Atalanta che – con un perentorio blitz – ha sbaragliato la concorrenza interista – costretta poi a virare su Arnautovic e Alexis Sanchez – mettendo sul piatto una proposta economica di pieno gradimento sia da parte degli inglesi che dello stesso calciatore romano, desideroso di aprire un nuovo capitolo nel Belpaese. Ovviamente in quel di Bergamo.
Il resto è pura attualità. Scamacca è diventato ufficialmente un nuovo giocatore dell’Atalanta lo scorso 7 agosto e con la maglia della Dea ha già toccato quota 4 goal in 9 presenze ufficiali in stagione tra Serie A e Europa League. Dopo la doppietta al Monza – datata 2 settembre – il numero 90 atalantino ha inscenato la miglior prestazione per distacco da quando veste il nerazzurro orobico proprio nell’ultimo test di campionato contro l’Empoli.
Due goal, un assist, un palo, una traversa e una rete annullata per fuorigioco. In altre parole l’autentico catalizzatore di tutta la produzione offensiva dell’Atalanta: “Giusto dire che sia stato uno Scamacca show: due gol, il palo, la traversa, le occasioni, ha avuto una buona partecipazione al gioco, ma oggi la squadra lo ha messo nelle condizioni migliori, in tanti hanno giocato bene e lui è stato un finalizzatore notevole”, ha sentenziato Gasperini nel post partita di Empoli.
E ora il tecnico di Grugliasco, come del resto tutto il popolo atalantino, si augura che il proprio attaccante possa ripetersi sulle stesse frequenze anche in occasione della supersfida contro l’Inter. Con la speranza più viva che mai di far accrescere ancora di più i rimpianti sul fronte milanese per quel colpo di mercato che sembrava davvero vicino e che invece, proprio sul più bello, ha preso tutt’altra direzione.
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