Zingonia. Arriva la capolista e per l’Atalanta è “una partita su 38. Giochiamo contro la squadra più forte, per ciò che esprime come prestazioni in campionato e anche in coppa. È un bell’appuntamento. Siamo in un buon momento anche noi e mi auguro sia una partita di livello”. Così parla Gian Piero Gasperini in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Inter, che arriva al Gewiss Stadium sabato (4 novembre) alle 18.
“Non abbiamo avuto una grande tradizione positiva negli ultimi anni contro l’Inter, ma quella di domani è una giornata su un campionato: va vista sotto quell’aspetto, senza guardare le prospettive future. L’anno scorso abbiamo giocato partite molto equilibrate, ma con gli episodi le abbiamo perse, sempre di misura, andando sotto nei primi minuti sempre, poi siamo rientrati. Lo scorso anno siamo sempre usciti sconfitti. Loro sono crescuti grazie alla Champions League, hanno inserito gocatori nuovi, alternative importanti”.
“Prima non si firma ma per nulla” aggiunge il mister parlando delle aspettative sui novanta minuti, “poi magari si è soddisfatti del pareggio, ma dobbiamo avere l’ambizione, anche nelle difficoltà, di vincere sempre le partite. Noi giochiamo per questo. E da Graz abbiamo imparato a gestire i momenti”.
Il punto di domanda resta la disponibilità di Giorgio Scalvini, alle prese con la lombalgia: “Ieri (giovedì, ndr) stava molto meglio, ma dobbiamo valutare. Oggi o domani vediamo se può rientrare. Direi che è 60%-40%. Poi c’è qualcuno col mal di gola, cose di stagione”.
Il turnover sarà in ogni caso ancora ridotto all’osso e non è un tema che in questo momento è all’ordine del giorno: “Squadra da allargare? Per ora va bene così”, afferma, “le scelte le faccio in funzione di mettere in campo la miglior squadra possibile perché ogni partita è veramente difficile. In attacco abbiamo più alternative (e sono tutti abili e arruolabili), in mezzo e dietro meno”.
Dopo l’ottima prova di Hateboer a Empoli, sulle fasce il ritorno di Zappacosta provvede a dare un’alternativa in più in termini di variabilità: “Rispetto agli altri anni abbiamo giocatori diversi, gli altri anni non avevamo questa caratteristica di poter crossare molto, visto che Zapata era spesso infortunato. Koopmeiners ora utilizza qualche cross in più, l’altra sera abbiamo visto Hateboer e Ruggeri fare molto bene”.
Il momento è favorevole per la Dea, anche sotto il punto di vista del morale: “Siamo quarti in classifica e primi in Europa League. Le prospettive di crescita sono enormi, non so di che traguardi si parli ma noi facciamo il nostro percorso, con i nostri errori e le nostre cose buone. Il gruppo è sempre stato forte, coeso, compatto. A volte qualcuno racconta altre storielle. La forza della squadra è stata molto evidente”. E sulla cena di squadra: “Le cene ci sono periodicamente: se poi De Ketelaere se gioca come canta è un problema… Per fortuna fa meglio in campo”.
A proposito di attaccanti, l’Inter si presenta con una nuova coppia, composta da Lautaro Martinez e dal nuovo arrivato Marcus Thuram, che è entrata in 21 dei 25 gol nerazzurri in questo campionato: “L’arrivo di Thuram ha modificato l’attacco dell’Inter più che averlo ampliato, prima aveva altre caratteristiche con Dzeko e Lukaku, ugualmente determinati. Thuram e Lautaro rappresentano una coppa diversa, ma hanno anche Sanchez. Nonostante queste varanti Inzaghi ha trovato adattamenti efficaci per essere una squadra prolifica e lo sta dimostrando”.
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