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Take care

Salute

Affrontare il caldo estivo con la giusta idratazione

Per capire l’importanza dell’acqua per la nostra salute abbiamo chiesto qualche informazione al Dr. Vincenzo Trani, cardiologo di Habilita

Durante l’estate, per l’aumento del calore e dell’umidità si va più facilmente incontro a una potenziale disidratazione. Per questo motivo è importante che il patrimonio idrico dell’organismo venga adeguatamente conservato. Per capire l’importanza dell’acqua per la nostra salute abbiamo chiesto al Dr. Vincenzo Trani, cardiologo di Habilita, qualche informazione. “Tenete presente che il nostro organismo è composto per circa il 60% di acqua: è sufficiente una perdita dell’1% perché si possano verificare problematiche importanti. Pertanto, mentre nel soggetto adulto il senso della sete è adeguatamente conservato perché intervengono meccanismi fisiologici che ci dicono quando bere di più e quando bere di meno, nel bambino (per motivi legati ad esempio al gioco) e nell’anziano (per una naturale degenerazione dei meccanismi fisiologici) questa situazione può avere ricadute anche pericolose”.

A cosa si va incontro nei casi di disidratazione?

È raro, in realtà, che si possa verificare una situazione di questo genere. È difficile, in condizioni normali, che un soggetto beva meno del dovuto. Anche se le linee guida consigliano di assumere circa 2 litri al giorno, va considerato che parte del liquido che assumiamo deriva dal cibo che immagazziniamo. È chiaro quindi che più si mangia, più acqua si riesce ad apportare all’organismo. Il pericolo si può verificare soprattutto nei casi delle persone anziane: l’eventuale caso di disidratazione può provocare un inizio di insufficienza renale, oppure problemi di circolazione a livello celebrale. Faccio riferimento a disturbi della memoria oppure, in casi estremi, micro-ischemie cerebrali. Nel bambino, invece, i casi di disidratazione sono abbastanza rari, ma è sempre utile ricordare l’importanza di un’adeguata assunzione di acqua che garantisca l’idratazione delle mucose e il normale funzionamento del cuore”.

Oltre all’acqua si possono assumere anche altre bevande?

Come in tutte le cose l’importante è non esagerare. Per quanto riguarda le bevande zuccherate si possono bere a condizione che l’apporto di zuccheri semplici non superi il 5-10% delle calorie totali. Questo significa che, oltre all’acqua, è possibile bere al massimo una lattina di bevanda zuccherata al giorno: superare questo limite, nel lungo periodo, può portare a conseguenze a livello gastrico o a un accumulo di zuccheri soprattutto in soggetti adulti o anziani, con la possibilità di instaurare un’intolleranza ai glucidi. Gli zuccheri sono concessi, ma non si devono mai superare le quantità consigliate dalle linee guida. Non si devono assumere più di 300 calorie in liquidi: considerate che una lattina con una bevanda gassata e zuccherata contiene mediamente circa 150 calorie”.

Per quanto riguarda l’acqua, meglio oligominerale o naturale?

“Oggi si tende a credere che sia preferibile l’utilizzo di acque oligominerali con basso contenuto di sodio, ma si tratta di un’informazione non corretta. Tenete presente che il nostro fabbisogno di sodio è di 5 grammi al giorno: l’acqua minerale più ricca di sodio oggi ne contiene 100 milligrammi. L’assunzione di un’acqua a basso contenuto di sodio aiuta la diuresi, protegge dall’ipertensione e dagli altri malanni attribuiti al sodio, ma più l’acqua è liscia e meno tempo soggiorna nel nostro organismo. Questo significa che tutto ciò che entra, successivamente esce aumentando il senso della sete e privando il corpo dei minerali di cui ha quotidianamente bisogno. Ritengo che in condizioni normali sia preferibile alternare l’assunzione di acqua oligominerale ad acqua minerale ad alto residuo fisso. Il residuo fisso non è altro che la quantità di minerali contenuti nell’acqua. Anche i minerali sono importanti per la salute. Ad esempio, il calcio è fondamentale per prevenire l’osteoporosi. Se oggi le diete consigliano di consumare meno formaggi e comunque ridurre i latticini (alimenti ricchi di calcio), allora questo minerale dev’essere recuperato da qualche altra parte: l’acqua”.

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