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Bergamo

Social Domus, il 28 agosto arriva l’infermiere di comunità

Sarà operativo tre giorni a settimana: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13. L'assessore Marcella Messina: "Un servizio richiesto e molto utile". Cinzia Prometti, coordinatrice degli infermieri dell'ASST: "Prestare servizi nella casa dei Servizi Sociali è la massima rappresentazione dell'integrazione socio sanitaria"

Bergamo. Alla Social Domus arriva l’infermiere di famiglia e di comunità. Il servizio sarà attivo a partire dal 28 agosto e garantirà la prestazione tre giorni alla settimana: lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 13, presso la casa dei Servizi sociali di Bergamo in via XXIV Maggio.

L’obiettivo perseguito dall’amministrazione comunale è quello di dare un sostegno gratuito soprattutto alla popolazione più fragile, in maniera particolare agli anziani e alle persone con difficoltà, attraverso l’erogazione di alcune prestazioni di carattere essenziale, primarie, come ad esempio la somministrazione di farmaci, le iniezioni e le misurazioni dei parametri vitali. La figura e le prestazioni dell’infermiere di comunità saranno disponibili fissando un appuntamento telefonico, chiamando il numero 035/2676494, a seguito della segnalazione del medico curante o di specialisti, in fase di dimissioni dall’ospedale, oppure anche presentandosi di persona.

Questo servizio che partirà appunto da fine agosto è il quarto in ordine temporale che apre a Bergamo dopo quelli al Polo civico di Redona e ai Centri per tutte le età di San Tomaso e Valtesse, a cura dell’Asst Papa Giovanni XXIII.
“Sono molto soddisfatta del servizio che andiamo a proporre in Social Domus – così Marcella Messina, assessore ai Servizi Sociali -, grazie alla collaborazione con ASST, perché garantisce anche ai quartieri di San Paolo, Santa Lucia e Loreto i medesimi servizi previsti anche in altri quartieri. Del resto, comunque, sarà accessibile a tutti. E il riscontro che abbiamo avuto, fino ad ora, è che l’iniziativa è stata molto apprezzata dai cittadini, pertanto è molto richiesta”.
Così Cinzia Prometti, coordinatrice degli infermieri dell’ASST: “Siamo davvero molto contenti e devo dire, con grande sincerità ed emozione, che è un momento che stiamo aspettando da tempo, precisamente da quando abbiamo presentato il progetto alla cittadinanza. Prestare ed erogare servizi alla Social Domus è la massima rappresentazione dell’integrazione socio sanitaria, rappresenta davvero il simbolo e la sostanza del nostro fare. Inizialmente cercheremo di mappare le esigenze della popolazione, i bisogni del quartiere, cercando di impegnarci nel segno della continuità, dell’accoglienza e anche e soprattutto del fare rete, sia con l’amministrazione comunale che con le tante associazioni sul territorio. La sinergia sarà uno dei temi del fare, con uno sguardo volto alla comunità in tutta la sua interezza e ai suoi bisogni”.
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