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Al papa giovanni

Caldo a Bergamo, tregua in arrivo: nell’ultima settimana 26 accessi al Pronto Soccorso

I numeri indicano una situazione sotto controllo: tra giugno e luglio sono in media 4 al giorno i pazienti che si sono presentati all'ospedale cittadino per problematiche più o meno gravi correlabili alle alte temperature

Bergamo. Una buona notizia c’è: secondo il bollettino di Arpa Lombardia, quella di mercoledì 19 luglio sarà l’ultima giornata contraddistinta da un “forte disagio da calore” con temperature massime comprese tra i 33 e i 36 gradi. Non che da giovedì in poi il caldo sarà un ricordo, ma il disagio dovrebbe scendere da “forte” a “moderato”.

Al tempo stesso, in concomitanza della grande ondata di calore di questi giorni, nei pronto soccorso della provincia la sensazione è che ci sia un maggiore afflusso di pazienti anziani e fragili. “Anche se da un punto di vista diagnostico non si assiste a una variazione sostanziale rispetto al mese di giugno – precisano dall’ospedale Papa Giovanni di Bergamo -. Dal raffronto tra la settimana 11-17 giugno e quella dell’11-17 luglio sono mediamente 4 al giorno i pazienti che si sono presentati per coliche renali, disidratazione, ipotensione e sincope da calore oppure per sincope e collasso”. In totale 31 a giugno e 26 a luglio. “Non si rilevano scostamenti significativi neanche per quanto riguarda il numero degli accessi e i ricoveri, solo in lieve aumento a luglio rispetto a giugno”.

Difficile parlare di “emergenza” a fronte di numeri per fortuna contenuti, anche se la prudenza non è mai troppa. L’Asst Papa Giovani fa sapere di avere attivato il monitoraggio dello stato di salute delle persone fragili assistite a domicilio: “Sia con modalità a distanza, sia con visite a casa da parte degli Infermieri di Famiglia e di Comunità. I reparti e gli ambulatori dell’ospedale sono attrezzati con strumenti per la termoregolazione e la ventilazione, mentre per eventuali necessità sono presenti dispositivi per l’idratazione”.

Per segnalare eventuali problemi è inoltre attivo fino al 31 agosto il numero verde di Ats Bergamo: 800844999, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16. Ad essere maggiormente soggetti a complicazioni con le alte temperature sono gli over 65, le persone che soffrono di patologie o che sono sotto terapia farmacologica, ma anche i giovani che per esempio soffrono di ansia o attacchi di panico, disturbi più diffusi di quanto si pensi e che con il caldo tendono ad accentuarsi.

Gli esperti consigliano di evitare esposizioni prolungate al sole soprattutto nella fascia oraria compresa tra le 11.30 e le 17.00. E se non è possibile, di sostare all’ombra e in un luogo ventilato per periodi anche brevi, 10-15 minuti. E poi bere acqua ed evitare pasti troppo abbondanti, bagnare frequentemente il capo, indossare abiti leggeri di fibre naturali come lino o cotone, evitare di fare attività fisica nelle ore più calde e limitare il consumo di alcolici.

Con temperature eccezionalmente elevate (superiori a 35°) si può anche richiedere la Cassa integrazione ordinaria per i lavoratori. È quanto prevede l’Inps dal 2017 secondo quanto riportato in un decalogo dell’Inail. “Si chiarisce – si legge nel messaggio – che possono rilevare anche le cosiddette temperature percepite, ricavabili anch’esse dai bollettini meteo, quando le stesse siano superiori alla temperatura reale. Al ricorrere delle fattispecie sopra evidenziate, pertanto, possono costituire evento che dà titolo al trattamento di integrazione salariale temperature percepite superiori a 35° seppur la temperatura reale è inferiore al predetto valore”.

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