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I disagi

Alta Valseriana, “20 km di strada con visita prenotata, ma il medico non c’è”

Segnalazioni sull'unico medico di base che segue i paesi di Gromo, Gandellino, Valgoglio e Valbondione. Ats: "Nessuna criticità particolare". Il consigliere: "Assurdo, mi dissero l'esatto contrario"

Gromo. Che ci fossero problemi, non è un mistero. Del resto, pochi mesi fa si erano esposti persino i sindaci, attraverso una dura lettera indirizzata al dottor Luca Natalino Presepio, medico di base che gestisce circa 1.500 pazienti tra Gromo, Gandellino, Valgoglio e Valbondione, dove evidentemente nessun collega sgomita granché per esercitare.

La lettera si concentrava soprattutto sul mancato avvio del servizio di supporto amministrativo nei Comuni, ma a distanza di cinque mesi quel confronto non sembra avere risolto tutti i problemi. Comprese le difficoltà a reperire il medico, che è poi quello che più interessa ai cittadini.

Chiariamo subito: nulla di troppo anormale di questi tempi. Vista la carenza di professionisti, può capitare che il proprio medico di base non risponda, o comunque tardi a rispondere se da solo deve gestire centinaia di pazienti, a volte di più. Una giornata lavorativa può includere molte visite, chissà quante telefonate, messaggi, mail e imprevisti. In questo caso, però – a giudicare dalle testimonianze -, i problemi sarebbero un po’ troppo frequenti.

L’ultima segnalazione giunta in redazione risale a un paio di settimane fa: un’anziana scesa apposta da Lizzola a Gromo per raggiungere la sede dell’ambulatorio, circa 17 chilometri di strada. L’appuntamento è prenotato, ma del medico – a suo dire – non c’è traccia. “Non mi stupisco, è successo un paio di volte anche a mia moglie” racconta L.B., anche lui residente a Valbondione. “C’è gente che è tornata a casa senza essere visitata per tre giorni di fila, nonostante l’appuntamento fosse prenotato” aggiunge un altro paziente, R.P. -. Chi dovrebbe fare qualcosa è Ats, perché qui in valle c’è parecchio malcontento”.

Ats Bergamo, contattata, raccoglie le segnalazioni sui medici di base attraverso il dipartimento competente, ovvero quelle di Cure Primarie. Nel caso specifico, assicurano, “non sono state rilevate particolari criticità”. Insomma, non sarebbero poi così tante le lamentele arrivate all’indirizzo ufficiale di Ats.

Una risposta che non convince per esempio Walter Semperboni, consigliere comunale di Valbondione, che già a febbraio 2022 aveva denunciato la presenza di un cartello fuori dall’ambulatorio che invitava i pazienti con tosse o raffreddore a rivolgersi alla guardia medica. “Come può Ats dire che non ci sono particolari criticità? Quando ho segnalato loro la situazione mi dissero di esserne a conoscenza da tempo e di averne anche parlato con il sindaco. Addirittura mi chiesero di avanzare delle proposte, e che le avrebbero prese in considerazione se praticabili. Siamo all’assurdo” (Bergamonews ha visualizzato uno scambio di messaggi tra il consigliere e uno dei vertici di Ats, confermando in toto la ricostruzione).

Mercoledì (25 maggio) abbiamo ovviamente provato a contattare il dottor Presepio, per dargli l’opportunità di spiegare. Abbiamo provato a chiamarlo più volte tra le 10.30 e le 19.30, ma né il numero di telefono della segreteria, né quello riservato alle urgenze erano raggiungibili.

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