Ci sarebbe una motivazione politica dietro al folle gesto dell’autista del bus dato alle fiamme attorno a mezzogiorno di mercoledì 20 marzo a San Donato Milanese: l’uomo, un 47enne italiano di origini senegalesi, avrebbe infatti urlato “Vanno fermate le morti nel Mediterraneo”.
Sono stati attimi di terrore per 51 studenti della scuola media Vailati di Crema e per due adulti che sarebbero stati costretti a consegnare i cellulari e legati dall’autista prima di cospargere il mezzo di benzina: 12 gli studenti intossicati, anche se nessuno è rimasto ferito in modo grave.
E sarebbe stato proprio uno studente ad avvertire il 112 di quanto stava accadendo, dopo aver recuperato un cellulare caduto nella concitazione: l’autista, invece di accompagnarli in palestra, ha dirottato il bus sulla Paullese, dove poi è finita la sua folle corsa, grazie all’intervento dei carabinieri che lo hanno costretto a fermarsi e liberato i ragazzini.
Immediata l’attivazione della macchina d’emergenza, con ben 18 mezzi tra automediche, ambulanze, elisoccorso e vigili del fuoco inviati sul posto, dove sono arrivate anche le forze dell’ordine.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, che lo hanno arrestato, l’uomo, in Italia dal 2004, ha precedenti penali per guida in stato di ebbrezza e per un caso di violenza sessuale su minore.
(video Gianluca Cacia)
commenta