Il 29 giugno 2017 sbarca a Bergamo José Luis Palomino. “Chi?”, si saranno chiesti in molti.
Difensore centrale argentino, proveniente dai bulgari del Ludogorets. Arrivato per fare la riserva e far rifiatare il più che collaudato trio formato da Masiello, Caldara e Toloi, rappresenta oggi una delle belle sorprese di questo inizio di stagione.
Palomino ha dimostrato subito di essere pronto per un campionato difficile come la Serie A, in cui la fase difensiva viene sempre trattata con un occhio di riguardo. Ma anche per l’Europa League, competizione in cui i nerazzurri non hanno certo sfigurato, anzi.
Complici gli infortuni di Caldara e Toloi, l’argentino si è trovato fin da subito titolare nella formazione di Gian Piero Gasperini. Otto volte su dieci in campionato, tre su tre in coppa. Per un totale di undici presenze da quando ha firmato con l’Atalanta.
Il livello delle sue prestazioni è cresciuto partita dopo partita, entrando presto nel cuore dei tifosi dell’Atalanta. Cori, applausi. Per lui che da semi-sconosciuto si è trovato catapultato in una realtà come quella nerazzurra. Attaccata alla squadra, ma di questi tempi anche esigente.
Prova superata, tanto che Gasperini ormai si trova ogni domenica a dover affrontare un dubbio non da poco: chi lascio fuori in difesa?
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