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Capriate san gervasio

Leolandia: novità per l’apertura 2017, mentre prepara attrazioni al coperto e l’acquapark video

Il grande stratega di questo successo è il presidente Giuseppe Ira, che ci porta alla scoperta dei segreti e delle novità del parco che ha reso Capriate una delle capitali europee del divertimento

C’era una volta… nel 1971, un parco-divertimenti che aprì a Capriate San Gervasio. Comincia così questa favola che ha per protagonisti i bambini e le famiglie e che s’inventa di anno in anno diventando più magica e affascinante.

Una favola che si rivitalizza una decina di anni fa, quando Leolandia passa sotto la gestione della Zamperla Spa e del gruppo Thorus, i quali introducono una serie di idee innovative che fanno prendere il volo al parco, che poi dal 2010 viene gestito totalmente da Thorus.

Con un cambio di marcia e un’idea su tutte: il parco giochi di Leolandia sarà allestito a misura di bambino, quelli più piccoli, gli under  12, con giostre, divertimenti, percorsi, spettacoli, spazi ristoro creati appositamente per i piccini e le loro famiglie.

Divertimento creato appositamente per la famiglia: show, personaggi dei cartoni animati preferiti dai bimbi, allegria alla portata di tutti, tanti servizi per mamme e papà, il tutto gestito e curato de uno staff che ha ricevuto anche premi per le sue performance. Questo il mix vincente di Leolandia, il parco divertimenti più grande della Lombardia che lo scorso anno ha chiuso con numeri da record e che si appresta a inaugurare una stagione 2017 ricca di sorprese.

Dietro ai risultati positivi e sorprendenti del parco c’è un progetto imprenditoriale made in Italy e un gruppo societario interamente lombardo che, a partire dall’acquisizione del parco nel 2007, ha portato Leolandia a diventare, anno dopo anno, un punto di riferimento tra i parchi a tema per le famiglie, un fiore all’occhiello nel settore a livello europeo e una realtà imprenditoriale virtuosa.

L’ideatore e stratega di questo successo è Giuseppe Ira, presidente di Leolandia, che abbiamo ospitato in redazione per una chiacchierata alla scoperta dei segreti e delle novità del parco che ha reso Capriate una delle capitali europee del divertimento.

Leolandia

Partiamo dai numeri dell’anno scorso, com’è andato il 2016?

“La passata stagione, che ha visto protagonisti i simpatici Masha e Orso e il Trenino Thomas insieme a Peppa Pig e al suo fratellino George, si è conclusa con oltre 800mila visitatori e un fatturato di 22 milioni di euro, con una crescita rispettivamente del 40% e del 50%. Numeri che confermano il gradimento degli ospiti: le statistiche interne al parco ne danno un voto complessivo di 9.2 su 10, e anche su Tripadvisor – il vero termometro del gradimento – il giudizio è ottimo, con oltre il 90% delle recensioni positive ed un posizionamento da leader nei parchi in Italia ed Europa. Il trend è confermato anche dai molti premi riconosciuti dalle più autorevoli istituzioni del settore: lo scorso anno Leolandia ha ricevuto 2 Brass Ring Awards da IAAPA, la più importante associazione mondiale nel settore dei parchi a tema, uno da Kirmes & Park Revue, autorevole rivista tedesca, e uno ai Parksmania Awards, gli oscar italiani dei parchi divertimento, per i migliori spettacoli”.

Quali sono i segreti di questi risultati?

“Questi risultati sono stati ottenuti grazie a una nuova e vincente strategia di gestione di Leolandia, focalizzata a fornire un’offerta diversa da quella proposta da altri parchi di divertimento italiani, per coinvolgere un pubblico composto prevalentemente da famiglie con bambini in età prescolare, interessate allo svago ed al divertimento in un ambiente più tranquillo, protetto, caratterizzato da ampi spazi per il gioco e aree verdi, dove sia possibile coniugare la presenza di attrezzature ricreative con l’educazione al rispetto della natura”.

Un capitolo al quale tenete particolarmente è quello della sostenibilità ambientale: quali sono le scelte sotto questo punto di vista?

“La nuova strategia operativa si riflette anche nell’attenzione alla sostenibilità ambientale, con l’utilizzo di materiale biodegradabile e compostabile in tutti i punti ristoro, che ha permesso nel 2016 di produrre il 52% di terriccio fertile in più rispetto all’anno precedente, l’utilizzo di energia derivante da fonti rinnovabili per il funzionamento di tutte le attrazioni, l’impiego di carta riciclata per la stampa di tutto il materiale informativo e gli shopper, l’introduzione di 21 compattatori di bottigliette PET, l’utilizzo di gomma riciclata proveniente da pneumatici fuori uso per i tappeti anti trauma delle aree gioco. Inoltre a breve sarà realizzato un progetto per autoconsumo con fonti rinnovabili solari che svolgeranno anche una copertura dei parcheggi esistenti”.

Le buone performance di Leolandia hanno ricadute positive su Capriate e sui paesi circostanti?

“A livello economico, Leolandia rappresenta un’importante risorsa per il territorio, con un aumento medio del 24% ogni anno del numero di lavoratori, e arrivando in periodi di altissima stagione a contare uno staff di oltre 600 persone. Anche l’indotto generato è di entità significante: il parco negli ultimi 10 anni ha lavorato con oltre 500 maestranze provenienti da aziende e laboratori di artigiani della zona, rappresentando un motore sostanziale per queste piccole realtà negli anni della crisi economica. Inoltre, sempre più famiglie (oltre 50mila persone solo nel 2016) si spostano da tutta Italia e dall’estero per trascorrere un weekend al parco, soggiornando nelle oltre 40 strutture ricettive della zona convenzionate. Infine, sono molte le attività commerciali e i ristoranti nati nei dintorni del parco negli ultimi anni, portando quindi a generare un fatturato indotto stimato in oltre 15 milioni di euro e un’occupazione indotta stimata di oltre le 2.000 unità”.

Si avvicina l’apertura 2017, ci svela qualche anticipazione sui temi di quest’anno?

“L’appuntamento da segnare in agenda è il 18 marzo 2017, giorno di riapertura della nuova stagione del parco. Visto che sarà quasi in concomitanza con la Festa del papà, che arriva il giorno seguente, il primo weekend sarà dedicato proprio a questa ricorrenza, con sorprese per tutti i padri che verranno a trovarci con i loro figlioletti. Per il resto posso anticipare che il tema del Parco fino al 28 maggio saranno i Puffi. Il 6 aprile uscirà il terzo film della Warner Bros dedicato a uno dei cartoni animati più amati dai piccini e noi avremo i vari personaggi, come Puffetta o Grande Puffo, simbolo anche della Festa del papà”.

Quali sono invece le novità in programma per il futuro?

“I progetti per il futuro del parco sono quelli di continuare a capitalizzare l’esperienza e il know-how acquisiti nel corso degli anni per attrarre sempre nuovi ospiti e offrire loro divertimento con il massimo della professionalità grazie al LeoStaff. La volontà della proprietà è anche quella di rendere l’esperienza sempre più indimenticabile, e raggiungere il livello dei grandi parchi europei e mondiali, grazie ad un piano di espansione e sviluppo pluriennale che, con un investimento di 40 milioni di euro in 5 anni porti nuovi contenuti, tematizzazioni e strutture coperte che possano prolungare la permanenza e il divertimento degli ospiti anche durante la stagione invernale, attualmente chiusa al pubblico. Puntiamo su nuove attrazioni al coperto, e di un acquapark, di strutture alberghiere interne, che possano completare l’attuale offerta. Il piano è in fase di definizione in Regione Lombardia e se approvato in tempi idonei potrebbe partire entro il 2017”.

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