“E’ inutile che facciamo di tutto per garantire la sicurezza ai nostri cittadini se poi dobbiamo fare i conti con leggi inadeguate a contrastare la criminalità”. E’ l’amaro sfogo del sindaco di Spirano Giovanni Malanchini (Lega Nord), che sabato sera ha assistito a un’operazione della polizia locale del suo comune.
“I nostri agenti hanno fermato e controllato tre ragazzi serbi, due maschi e una femmina, -racconta Malnachini- tutti minori, che percorrevano a piedi via Maestri Intagliatori con fare sospetto. Sottoposti a rilievi fotografici e dattiloscopici perché privi di documenti, sono risultati pluripregiudicati per reati contro la persona e contro il patrimonio”.
Una missione che però non ha potuto andare a buon fine: “Alla fine i due maschi sono stati affidati a chi potesse esercitarne la potestà, mentre la femmina, destinataria di un provvedimento di custodia cautelare, nella mattinata di domenica è stata accompagnata a spese del mio Comune e dopo che le sono stati somministrati la cena e la colazione, al carcere femminile minorile di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara. In poche parole i due maschi torneranno alla loro abituale dimora e fare quello che vogliono. I nostri agenti sono inoltre stati obbligati a piantonare tutta la notte la ragazza e a partire domenica mattina per consegnarla al carcere minorile di Pontremoli. Questi i provvedimenti del giudice, che ha raccomandato trattamenti di riguardo per la signorina in questione”.
Malanchini prosegue poi nel suo sfogo: “Queste sono le persone che presumibilmente rubano nelle nostre case e che, benevolmente, la giustizia italiana tratta con riguardo. Mi sento solo di ringraziare i nostri agenti, per l’encomiabile impegno, anche se vanificato dalla giustizia italiana. Non so se pensare che leggi italiane siano troppo benevoli oppure che i giudici non le interpretino nel modo giusto. Anche se credo sia la prima. In Italia la gente vuole che questi soggetti escano dal carcere. Come Napolitano, con suo amato ‘svuota-carceri’: un presidente della Repubblica indegno di rappresentare il nostro Paese. Noi sindaci facciamo il massimo per garantire la sicurezza e paghiamo pure con i soldi dei cittadini: ma lo Stato ci ostacola nel nostro compito. Servono leggi più severe”.
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