Bersani è riuscito nell’impresa di unire la base del Partito democratico, il problema è che i militanti sembrano essersi uniti contro il segretario e la sua scelta di sostenere Franco Marini verso il Quirinale.
Nelle ore della riunione del partito, conclusa con 222 voti a favore della candidatura dell’ex sindacalista, 90 contrari, urla e proteste di Sel, sulla Rete si sono susseguiti migliaia di interventi da parte di iscritti e simpatizzanti.
Anche i militanti bergamaschi non hanno fatto mancare la loro opinione scagliandosi pesantemente contro Bersani e Marini. Sono stati inviati messaggi agli onorevoli orobici per convincerli ad ascoltare le istanze della base.
Il commento che viene ripetuto con un refrain è: “Con questo accordo con Berlusconi il Pd è morto, la mossa di Bersani è un suicidio politico”. Anche molti dirigenti si schierano: “Marini non in nome mio per favore” – è l’appello del consigliere provinciale Alberto Vergalli.
Il collega Matteo Rossi: “Se fossi in parlamento voterei Rodota’. Mi aspetto che i nostri deputati ascoltino la base e agiscano di conseguenza”.
“In qualunque Paese una persona che non viene eletta al Parlamento si dedica al massimo all’attività di partito – spiega Tiziano Agostinelli. In Italia invece viene proposto come Presidente della Repubblica. Ma che futuro ha e chi puo’ avere fiducia in un Paese del genere? Facciamo sentire forte al partito la nostra voce contraria su un nome che sta bene solo a Berlusconi. VOGLIAMO IL CAMBIAMENTO”.
Claudio Arici: “Sono stanco della real politik da anni 70, voglio credere ad una politica proiettata nel futuro. Spero domani di vederne uno spiraglio, un piccolo fascio di luce che possa aprire una speranza”. E via altre centinaia di commenti polemici.
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