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La denuncia

Ztl in Città Alta Protestano i commercianti: “Calo di presenze del 30%”

Lettera denuncia dei commercianti di Città Alta che contestano la zona a traffico limitato imposta dal Comune di Bergamo. Inviata al Ministro dei Trasporti, al Sindaco Franco Tentorio e all'assessore alla Mobilità e la Traffico Gianfranco Ceci

Pubblichiamo la lettera di denuncia dei commercianti di Città Alta che contestano la zona a traffico limitato imposta dal Comune di Bergamo. Inviata al Ministro dei Trasporti, al Sindaco Franco Tentorio e all’assessore alla Mobilità e la Traffico Gianfranco Ceci. 

 

In nome e per conto dei commercianti di Città Alta in persona del loro rappresentante pro-tempore sig. Renzo Casati, nella sua qualità di presidente della Comunità delle Botteghe di Città Alta che qui appresso si sottoscrive, scrivo la presente per rassegnarvi quanto segue:

Con ordinanza sindacale n. U0050230 PG del 21.6.2005, sono state disposte ZTL nell’intero comprensorio della zona storica di Città Alta dalle 0.00 alle 24.00.

Si ricorda ancora, come la chiusura del borgo sia stata disposta con ordinanza n. 0085890 PG del 9.10.2006 ad oggi in vigore, che regola gli accessi in città per i non residenti dalla prima giornata festiva di Marzo all’ultima di Ottobre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00 dalla prima giornata festiva di Novembre all’ultima di Febbraio dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.30 e dal primo venerdì di Maggio alla prima giornata festiva di Ottobre venerdì e sabato dalle 21.00 alle 01.00.

A rigori, chiara appare la tutela contro l’inquinamento e il traffico che si è cercato di tutelare con le dette ordinanze, tanto da apparire vana in questa sede l’elencazione delle innumerevoli ordinanze precedenti e successive, che hanno regolato gli accessi, ma al contrario, appare degna di nota l’ordinanza n. U0048750 PG del Dirigente pro-tempore della Direzione Mobilità e Innovazione, che per mero zelo, ha disposto l’installazione d’impianti di telecamere per monitorare gli accessi e accertare le infrazioni.

A seguito di tale ultima disposizione, purtroppo, l’afflusso in città non solo dei turisti, ma anche dei non residenti è diminuito di ben oltre il 30% causando notevoli disagi ai commercianti che in prossimità della stagione estiva, prevedevano maggiori guadagni per far fronte alle esigenze del periodo notoriamente già non florido  per l’economia a livello nazionale.

A fronte di questa situazione generalizzata di crisi è da considerare come la stagione estiva sia per eccellenza, il momento massimo di maggior affluenza del turismo non solo straniero ma anche autoctono, e gli scriventi che attendono il primo caldo proprio per avere una boccata d’ossigeno per far fronte ai continui rincari non solo della merce, ma soprattutto degli emolumenti degli affitti, con l’interdizione del traffico, si sono visti vanificare tutte le proprie aspettative. 

A ciò si aggiunga che l’Amministrazione aveva promesso prima dell’installazione delle telecamere, parcheggi sostitutivi che al momento risultano inesistenti, escludendo Piazza Mercato del Fieno e Porta Sant’Alessandro che hanno una capienza di  gran lunga insufficiente per far fronte all’afflusso dei visitatori.

Già come più volte dagli stessi sollecitato, i parcheggi posti lungo l’asse viario delle Mura, sono insufficienti nell’ottica di un loro utilizzo a servizio delle attività commerciali,  prevedendo solo una sosta breve durante il giorno dalle 9.00 alle 19.00 (solo in alcune zone pari a 4 ore), che svilisce l’utenza a raggiungere il centro città.

E come tacere della richiesta più volte acclarata da parte degli scriventi, di parcheggi per i lavoratori non residenti, che per poter raggiungere il proprio posto di lavoro, si vedono costretti ad esborsi quasi pari alla paga giornaliera per poter usufruire dei parcheggi e non incorrere in contravvenzione!

L’Amministrazione comunale dal canto suo, non ha provveduto neanche all’intensificazione delle corse dei mezzi di trasporto pubblico, già talvolta insufficienti, che prevedono la fine del servizio alle ore 01,00, non consentendo in tal modo una sosta più prolungata in città e con il paradosso che i motocicli di cilindrata superiore a 50cc non hanno permesso di accedere in città.

A tale situazione già precaria e mortificante per i commercianti all’interno delle mura, si aggiungono i permessi rilasciati ai chiostri che per la loro durata stagionale non incorrono nelle prescrizioni dettate per gli esercizi pubblici, con la conseguenza di svilire maggiormente il lavoro di chi da anni lavora entro il perimetro delle mura, e danneggiano gli spazi verdi che dovrebbero essere retaggio della piccola utenza.

Per un Comune da molti considerato a vocazione turistica, è impensabile una chiusura che desertifica il centro antico della città: sono spariti i turisti, ma anche i cittadini!

Gli scriventi con la presente intendono denunciare il patimento dei forti disagi a loro causati già dalla crisi economica ai quali si aggiungono quelli dettati dalle incongruenze di Questa Amministrazione, che hanno provocato la mancata possibilità della fruizione di elementari necessità come quelle nella zona di aree parcheggio, che possano favorire la ripresa delle proprie attività lavorative e, in momenti di crisi profonda come quello che attraversa l’intero Paese, anche l’adoperarsi per garantire le essenziali forme di sostentamento per le proprie famiglie e per quelle di chi presta la propria opera lavorativa presso le dette aziende.
I commercianti di Città Alta intendono continuare a lavorare per vivere e poter pagare le imposte già gravose, considerando che le licenze d’esercizio sono state rilasciate regolarmente.
Un appello al Comune, infine, per la riqualificazione dell’arredo urbano, e una maggiore attenzione alla promozione con un sostegno più marcato alle attività del Centro commerciale naturale, come il posizionamento di bagni chimici di cui la città è del tutto carente.

Si auspica in una presa di coscienza da parte dell’Amministrazione anche attraverso una programmazione di iniziative rivolte non solo al richiamo della possibile clientela, ma anche alla rivisitazione di un piano commerciale che funga da volano per lo sviluppo e la ripresa commerciale della città, quali potrebbero essere l’annullamento della chiusura nel fine settimana di cui all’ordinanza U0085890 PG del 9.10.2006, e l’estensione del trenino turistico a tutti i giorni della settimana.

Nello scongiurare che questi lamenti  non rimangano lettera morta, ci si augura che Questa Amministrazione sia disponibile ad un incontro al fine di valutare le soluzioni più opportune da intraprendere.
Renzo Casati
Avv. Carla Vanni di San Vincenzo

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