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Gruppo giovani

Sostenibilità ambientale Confindustria Bergamo incontra gli insegnanti fotogallery

Al quinto stage promosso dal Gruppo Giovani di Confindustria Bergamo hanno aderito 80 professori delle medie e delle superiori

Anche in tempi di crisi pensare alla sostenibilità ambientale e sociale non è diventato un lusso per le imprese, anzi rappresenta un’opportunità. La conferma viene dalle testimonianze degli uomini d’impresa che hanno aperto a Confindustria Bergamo lo stage per docenti promosso dai Giovani Imprenditori sul tema “Conoscere l’economia sostenibile”, rivolto ai docenti delle scuole medie inferiori e superiori interessati ad approfondire la conoscenza del mondo delle imprese. Lo stage, alla V edizione, coinvolge un’ottantina di insegnanti e propone sia incontri in aula, sia visite aziendali, offrendo un’opportunità di aggiornamento delle conoscenze sull’economia locale per poter meglio supportare gli studenti nei percorsi di orientamento.

Lo stage prevede nel pomeriggio del 14 febbraio la visita alla cementeria dell’Italcementi a Calusco, il 16 febbraio la visita allo stabilimento Bonduelle e il 23 febbraio alla Schneider Electric. Il secondo incontro in aula è invece previsto per il 17 febbraio e vedrà protagonista il progetto Rete Whp Bergamo, aziende che promuovono la salute, con le testimonianze di Carvico, Jersey Lomellina e del Liceo Artistico di Bergamo e le conclusioni di Marco Bellini, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo.

La conferma che etica e ambiente siano fattori chiave del business aziendale è venuta da Filippo Servalli, corporate marketing di Radici Group, che ha sottolineato durante il primo incontro la volontà di approccio coerente al tema della sostenibilità da parte del Gruppo Radici, affrontato dal 1997 e sempre approfondito coniugando performance e sostenibilità . “Le aziende più attente spingono in questa direzione – ha evidenziato – e queste peraltro sono anche le indicazioni che vengono dai programmi europei. Gli stessi clienti e consumatori sono sempre più sensibili a questi temi, inoltre risparmi energetici e di materia prima sono i benvenuti in azienda. Il pericolo sempre presente è però quello di fare azioni di “green wash”, non coerenti e superficiali”.

Il Gruppo ha redatto il bilancio di sostenibilità 2010 che riporta anche i punti significativi del Programma volontario Responsibile Care a cui si rifanno nel mondo le aziende chimiche attente ai temi della sostenibilità ambientale, della sicurezza e della salute. Ora il prossimo passo è il Global Reporting Initiative, uno standard mondiale con circa un centinaio di indicatori su aspetti quali l’impatto dell’intero ciclo di vita del prodotto, ma anche lavoro e sicurezza e diritti umani, da valutare in ogni luogo di produzione italiano ed estero. Per lasciare un segno concreto e facilmente comprensibile il Gruppo ha anche realizzato un’animazione video che illustra i vari ambiti di intervento sui temi della sostenibilità.

Sui temi della sostenibilità ambientale è attiva anche direttamente Confindustria Bergamo, che fra le altre iniziative sta mettendo a punto il bilancio di sostenibilità aggregato per le imprese bergamasche, come ha spiegato Gianmarco Gabrieli, già presidente del Gruppo Giovani Imprenditori e presidente di Green Cloud. “E’ importante – ha rilevato – mettere in luce quanto stanno facendo le aziende per dialogare con il territorio, perché si tratta di un impegno in genere sottostimato”.

Rossana Pecchi

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