Quando nessuno si ricordava più di lui, ci ha pensato Mourinho a toglierlo dalla soffitta e a sbatterlo sotto i riflettori. "Il gesto di stare zitto? Era rivolto a Costinha che è un mio amico e era in tribuna. Continuava a chiamarmi…" A modo suo, il tecnico portoghese ha spiegato così il suo gesto rivolto alla tribuna dopo il gol a tempo scaduto di Cruz che ha piegato l’Udinese. Una battuta, però con un fondo di verità. Perché Francisco José Rodrigues Da Costa detto Costinha (foto da atalanta.it) conosce bene il tecnico interista: insieme hanno vinto la Champions League con il Porto nel 2004 e quest’anno il centrocampista è già stato avvistato almeno tre volte a San Siro. Insomma, piuttosto che guardare i compagni di squadra, pare che alla domenica Costinha preferisca ammirare l’Inter del connazionale, che guarda caso ha lo stesso procuratore. L’Atalanta lo paga per far da spettatore: il suo dorato contratto triennale scadrà fra un anno. Tra le due parti è rottura completa, Costinha si allena e vive da separato in casa: un corpo estraneo nello spogliatoio ("Costinha chi?" ha sibilato Osti qualche giorno fa). Il club nerazzurro sta cercando di sgravarsene in anticipo: c’è in ballo un contenzioso davanti al collegio arbitrale. In attesa di sapere come andrà, resta la domanda: dov’era Costinha domenica? Durante la trasmissione "A come Atalanta" di Videobergamo, uno spettatore ha fatto sapere di averlo scorto a Zingonia, concentrato su una partita tra Pulcini. Il mistero resta. Di sicuro, nessuno l’ha mai visto nel posto dove dovrebbe stare: in campo. Al massimo, se si è fortunati, lo si vede sfrecciare nei dintorni di Zingonia dentro la sua Lamborghini Murcielago gialla.
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