Un sexy shop nel centro del paese. Anzi: una boutique erotica, per essere precisi. Spunta a Valbrembo, in via Gaetano Donizetti (perpendicolare di via Roma, la via che collega le parrocchie di Ossanesga e Scano al Brembo).
Nei giorni scorsi la lista Polo Civico del consigliere di minoranza Maurizio Battaglia ha distribuito ai cittadini un volantino di protesta: “Eh sì, cari concittadini, grazie alla nostra Amministrazione, in carica da oltre 500 giorni, Valbrembo sta diventando un paese ‘progressista’. Non bastavano le sale slot vicino a scuole e impianti sportivi, ora anche un sexy shop…!”.
Inutile dire che le opinioni in merito sono contrastanti: c’è chi non dà peso alla cosa “vista la discreta e poco appariscente vetrina del negozio” e chi invece ne avrebbe fatto volentieri a meno, complice la vicinanza di “luoghi sensibili come scuole e altri siti di aggregazione” giovanile.
“Per il momento non presenteremo alcuna mozione – ha commentato Maurizio Battaglia – Quel che contestiamo è la presenza di sale slot e sexy shop in una zona centrale del paese. Forse era meglio consentire l’apertura di queste attività in aree periferiche o industriali, dove mamme e bambini non passeggiano tutti i giorni. Ne facciamo più che altro una questione d’etica e buon senso”.
Nella stessa via si trovano anche una pasticceria, un’agenzia immobiliare, un ortofrutta, un bar e un negozio di serramenti.
Ma la Polizia Locale di Valbrembo spiega che – al momento – non esistono normative precise che regolamentino l’apertura dei sexy shop. Unico limite: il decoro del materiale esposto in vetrina.
Immediata la replica del gestore del negozio “Le Tentazioni Erotic Boutique”, Dario Vanotti: “Come gestore dell’attività ho presentato regolare richiesta al Comune, che ne ha accettato l’apertura nel pieno rispetto delle regole. Il nostro è un ambiente discreto, basti gettare uno sguardo alla vetrina. Una madre e un bambino che vi passano davanti, al massimo, potranno imbattersi in qualche succinto completino d’intimo. Niente di così scandaloso, mi pare”. E ancora: “Sono davvero dispiaciuto nell’osservare tanto bigottismo attorno alla vicenda, quando ci sarebbero problemi ben più seri di cui parlare”.
Ma anche gli altri esercenti di via Donizetti ci tengono a dire la loro. C’è chi preferisce custodire l’anonimato, come S. B., che trova “non idonea la presenza del negozio a poche centinaia di metri dalle scuole” e chi invece spende parole a favore, magari senza troppi peli sulla lingua. Come la proprietaria del “Bar Intrigo”, Simona Panza: “Il negozio quì di fianco non dà alcun fastidio. E’ riservato e tutt’altro che sconcio o indecoroso. Non credo che un bambino possa scandalizzarsi passando davanti alla vetrina. E poi, parliamoci chiaro: a pochi metri di distanza, sulla via Provinciale, al calar della sera, se ne vedono di tutti i colori… altro che sexy shop!”. A buon intenditore, poche parole.
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