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Presentato "Porte aperte al merito", l'innovativo progetto dell'Università degli Studi di Bergamo, che premierà tutti quegli studenti che, iscritti al primo anno, avranno conseguito un diploma con una valutazione di 100/100, senza alcuna differenza di reddito.

Un progetto che premi solo ed esclusivamente il merito, aperto a tutti e senza nessun paletto imposto dal reddito. È stato presentato nella sede di Confindustria Bergamo “Porte aperte al merito”, il progetto dell’Università degli Studi di Bergamo realizzato in collaborazione con la Pro Universitate Bergomensi che prevede la totale esenzione dalle tasse universitarie per gli iscritti al primo anno che hanno conseguito il diploma con una valutazione di 100/100.

“E’ un modo per stimolare l’impegno nei ragazzi – ha commentato Emilio Zanetti, Presidente della Pro Universitate Bergomensi – e noi siamo soliti accogliere con estremo favore iniziative di questo tipo. Alcuni ragazzi venivano esclusi da altri progetti perché rientravano in fasce di reddito superiori a quelle stabilite, mentre ora si va a premiare il puro merito”.

Gli fa eco il Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Stefano Paleari: “La nostra idea ha trovato nella Pro Universitate Bergomensi un interlocutore attento. È un’iniziativa dal grande valore strategico: è il primo passo di un percorso che porterà gli studenti meritevoli a frequentare l’università senza incidere sulle proprie famiglie. Per ora è un’iniziativa riservata agli iscritti al primo anno ma nell’arco di tre o quattro anni vorremmo estendere l’esenzione anche a tutti gli altri: al momento dell’iscrizione lo studente paga la prima rata e sottoscrive un modulo di richiesta d’esenzione per la seconda e di rimborso per quella appena pagata. I requisiti sono semplici: servono un diploma da 100/100 e un andamento positivo nel primo semestre universitario”.

“La Pro Universitate Bergomensi – continua Paleari – ha messo a disposizione 100mila euro che basteranno per garantire l’esenzione a un centinaio di studenti. È un premio che naturalmente si va ad aggiungere a quelli che l’università corrisponde normalmente: per il diritto allo studio ci sono già 1.003 studenti esenti che ricevono borse di studio per un valore di 2.700.000 euro che copre il 100% degli aventi diritto. In passato erano risorse che ci garantiva la Regione Lombardia: ora non è più così, ma riusciamo a garantire comunque l’intera copertura grazie ai nostri fondi. La nuova iniziativa premia esclusivamente il merito, senza che i ragazzi siano necessariamente bisognosi di un aiuto economico: è un segnale importante che vogliamo dare in tempo di crisi, perché i giovani meritevoli e che si impegnano sono la nostra migliore speranza per il futuro”.

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