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L'incidente

Tragedia di Clusone, ora la nonna della piccola Giada è indagata fotogallery video

A invadere la corsia sarebbe stata la Seat Ibiza guidata dalla 60enne, ricoverata a Brescia in condizioni sempre molto gravi. Sabato a Castione lutto cittadino

Bergamo. Il pubblico ministero Raffaella Latorraca ha aperto un fascicolo d’inchiesta dopo il tragico incidente che martedì sera (7 maggio) è costato la vita alla piccola Giada Paolella, 8 anni, sulla provinciale della Val Seriana a Clusone.

Si tratta di un atto dovuto, inevitabile in casi come questo. Nel registro degli indagati è stata iscritta la nonna di Giada, quella sera al volante della Seat Ibiza. La 60enne è tutt’ora ricoverata in gravi condizioni agli Spedali Civili di Brescia. I reati ipotizzati a suo carico sono omicidio stradale e lesioni.

 

Generico maggio 2024
Giada Paolella, 8 anni

 

 

Lo schianto si è verificato attorno alle 22,40. L’altra auto coinvolta è una Bmw 320, con a bordo una coppia di cinquantenni di Clusone (non gravi). Sostengono che sia stata la 60enne ad invadere la loro corsia di marcia, provocando il frontale nella quale è rimasto ferito anche il fratellino di Giada, 9 anni, operato al femore all’ospedale Papa Giovanni e fuori pericolo. L’unica notizia confortante in questa triste e drammatica storia.

La dinamica sembra ormai piuttosto chiara anche ai carabinieri di Clusone, comprovata da alcune tracce lasciate sull’asfalto e sul manto erboso a lato della carreggiata. In questi casi, l’iter prevede che i conducenti siano sottoposti a degli esami per verificare l’eventuale uso di sostanze alcoliche. A entrambi è stato prelevato il sangue, i risultati di laboratorio dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, ma stando a quel che trapela sembrerebbe già esclusa la possibilità che uno dei due si sia messo alla guida in condizioni oltre i limiti di Legge.

A quanto pare, nemmeno la velocità sembra aver rivestito un ruolo determinante. Nemmeno l’asfalto bagnato. Le uniche ipotesi al momento prese in considerazione sono quelle di un possibile momento di distrazione, oppure un improvviso malore.

Giada si trovava sul sedile posteriore accanto al fratellino, che potrebbe anche essere sentito come testimone. Il pm non ha ritenuto necessario disporre l’autopsia, visto che sulle cause del decesso della piccola non ci sono dubbi; mentre sarà disposta una consulenza cinematica per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Sabato 11 maggio l’ultimo saluto a Giada nella chiesa parrocchiale di Bratto, a Castione della Presolana, dove viveva con la famiglia. Il sindaco Angelo Migliorati ha emesso un’ordinanza che invita le scuole e i cittadini a osservare un minuto di silenzio, e gli esercizi commerciali ad abbassare le saracinesche in segno di lutto dalle 15 e per tutta la durata dei funerali.

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