• Abbonati
Concerto inaugurale

Ritorno in grande stile del Festival Pianistico: Eva Gevorgyan lascia il segno e Rémy Ballot dirige Bruckner a memoria

Il concerto del 26 aprile al Teatro Donizetti di Bergamo ha dato il via al 61° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Meravigliosa la pianista ventenne Eva Gevorgyan in gioco con Mozart e Il Barbiere di Siviglia. Grande prova degli Stuttgarter Philharmoniker con l’omaggio a Bruckner

Leggera, disinvolta, appassionante. Dopo lo strepitoso debutto dello scorso anno, Eva Gevorgyan ha lasciato il segno nella serata di debutto del 61° Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo con una programmazione dedicata a Vienna, tema scelto dal direttore artistico Pier Carlo Orizio.

La serata è stata introdotta dai saluti della presidente del festival Daniela Gennaro Guadalupi: “Stasera sono presenti giovani che hanno acquistato il loro primo abbonamento al festival – ha detto –. A loro, che sanno apprezzare la musica dal vivo, dico grazie: sono il nostro futuro. Ringrazio anche Giorgio Berta, presidente della Fondazione Teatro Donizetti, che ogni anno ospita la rassegna, tutti i sindaci dei Comuni della provincia che ospiteranno alcuni dei concerti in programma e L’Università degli Studi di Bergamo con cui abbiamo avviato da diverso tempo una collaborazione importante”. La parola è poi passata a Daniele Fulvio Pastore, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, in rappresentanza del main sponsor del festival che ha ribadito la necessità del sostegno all’arte, alla cultura e alla musica di Intesa San Paolo, dal punto di vista sociale ed economico.

L’entrata in scena degli Stuttgarter Philharmoniker e del direttore francese Rémy Ballot ha dato il via al concerto. Nel primo atto ha regnato Eva Gevorgyan. Classe 2004, la pianista russa, la più giovane finalista del Concorso Chopin di Varsavia, si è esibita al Teatro Donizetti nella serata di venerdì 26 aprile, sfoggiando un elegantissimo vestito da sera bianco. Proprio come una sposa, la sua anima si è unita alla perfezione con la musica della maturità mozartiana: per l’occasione è stato scelto il celebre concerto per pianoforte della maturità di Mozart, il celebre concerto per pianoforte e orchestra di Mozart K488. Il suo ritorno, graditissimo, alla rassegna ha superato le aspettative, decisamente elevate dopo l’esibizione del 2023. Gevorgyan ha valorizzato alla perfezione l’estro della musica viennese e l’atmosfera della città che ha ospitato i più grandi pianisti mai esistiti.

Con il bis la pianista ha decretato un netto cambio di scena, stupendo tutti: le note famosissime della cavatina “Largo al factotum” del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini si sono trasformate in un match di virtuosismo estremo nell’arrangiamento per pianoforte di Grigory Ginzburg.

Vienna è rimasta nell’aria anche nel secondo atto. La Stuttgarter Philharmoniker, in versione sinfonica, ha eseguito la monumentale Quarta Sinfonia “Romantica” di Anton Bruckner, uno dei massimi sinfonisti del XIX secolo, di cui quest’anno ricorre il bicentenario della nascita. Un omaggio al compositore austriaco fatto in grande stile: oltre alla evidente preparazione dell’intera orchestra è emersa la competenza del direttore Rémy Ballot, che ha guidato senza spartito l’intera esecuzione, per un totale di 80 minuti di grande musica.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI