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La polemica

Lega, la protesta continua: “Da indipendenza a sudditanza, i militanti ne hanno abbastanza”

Uno striscione appeso al pratone di Pontida insieme a una scopa, poi rimosso. La rivendicazione del gruppo "Militanti Lega contro Matteo Salvini". Il segretario provinciale Sala: "I malumori nascono dalla mancanza di una data certa per il congresso regionale"

Pontida. Uno striscione prima messo e poi tolto, sul pratone di Pontida. Esattamente dove campeggia la scritta “padroni a casa nostra”. Questo è quanto è accaduto nella notte tra lunedì 4 e martedì 5 marzo, nel luogo simbolo della Lega bergamasca. “Da indipendenza a sudditanza, i militanti ne hanno abbastanza. Congresso subito”. E oltre alle scritte, è stata messa anche una scopa, come fu “Notte delle scope” alla Fiera di Bergamo nel 2012, principio della fine della gestione di Umberto Bossi. Il gruppo Militanti Lega contro Matteo Salvini scrive poi così: “Siamo un gruppo numeroso di persone iscritte alla Lega, militanti stanchi di essere vessati.

L’azione che abbiamo portato avanti a Pontida vuole risvegliare le coscienze dei militanti leghisti, andremo avanti con molte altre azioni analoghe e sappiamo che ormai siamo la maggioranza a urlare che così questa Lega non va bene! Il nostro partito non può più andare avanti così: manca una strategia e mancano delle proposte vere ma soprattutto un ideale. Questo succede quando si vuole annullare ogni forma di dibattito interno mandando avanti solo chi dice sempre «si padrone». Nella Lega si è creato un nuovo cerchio magico che fa solo gli interessi di pochi e non quelli del territorio e dei militanti, vera base popolare su cui la Lega si è sempre fondata.

Nel nostro partito il dissenso interno viene messo ai margini, soffocato ed escluso ma la maggioranza siamo noi e il tempo per gli yes-man sarà presto finito. Ora basta: Vogliamo tornare a essere un partito che ha veramente a cuore il territorio che in questi anni è stato maltrattato dalla classe dirigente. Congresso della Lega subito!! Lanciamo un appello ai militanti veri che credono ancora nella vera Lega: quando ci sarà il congresso portate una scopa, sarà un nuovo inizio per il nostro partito. Libertà!”.
Montano i malumori dunque in casa Carroccio, anche a seguito delle dichiarazioni di Paolo Grimoldi, ex segretario nazionale del partito che, senza girarci troppo intorno, non ha nascosto la sua volontà, e quella di molti altri fedelissimi, di stringere la mano a Salvini, ringraziarlo per il lavoro svolto, ma cercare anche al più presto un sostituto alla poltrona di numero uno. Fabrizio Sala, segretario provinciale per Bergamo, spiega: “Il malumore nasce e dipende dalla mancanza di una data certa rispetto al tema del congresso regionale. Ormai è un fatto evidente, del resto i giornali sono i primi a raccontare di situazioni così”.
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