Bergamo. Tra le grandi certezze lasciate in eredità dalla schiacciante vittoria dell’Atalanta contro il Frosinone c’è un’altra solida ed importante prestazione targata Emil Holm.
Il laterale svedese, arrivato in estate dallo Spezia, ha iniziato il 2024 con il piede letteralmente pigiato sull’acceleratore: dopo le convincenti prove contro Sassuolo, Roma e Milan – dove è stato sempre schierato con una maglia da titolare – il classe 2000 ha risposto nuovamente presente.
Per la quarta volta nel corso di questa stagione, il ragazzo di Goteborg è rimasto in campo per tutti e i novanta minuti, viaggiando sempre a pieni giri di motore su quella corsia di destra, sempre più terreno fertile per le sue sgroppate.
Holm ha inaugurato la sua serata lasciando subito un segno indelebile nell’economia del match: il suo spunto dopo appena sei minuti si è rivelato letale per il Sassuolo e nella fattispecie per Lusuardi, reo di averlo agganciato in area provocando il calcio di rigore che ha dato il là allo show a tinte nerazzurre.
Un lampo immediato a cui ha fatto seguito una prestazione di grandissimo spessore da parte di un ragazzo che dopo qualche mese di assestamento in quel di Bergamo ha scalato prepotentemente le gerarchie, convincendo Gian Piero Gasperini ad affidargli le chiavi dell’out di destra.
Dopo aver macinato chilometri nel corso dei novanta minuti di gioco del Gewiss Stadium, Holm si è tolto anche la soddisfazione di chiudere i giochi contro la formazione ciociara, insaccando con il più facile dei tap-in, valso la sua prima gioia in maglia nerazzurra.
“Holm è un atleta straordinario, ha atletismo, fisicità incredibile, era inspiegabile come fosse così carne per tante settimane, sia sul piano difensivo che offensivo. Ma ha numeri elevatissimi atleticamente. Non aveva neanche quelli. Però era fermo da febbraio. Ci ha messo un po’ di più, poi chi giocava faceva bene, ma ha sempre lavorato con grande volontà. Mi ha stupito sul piano difensivo la partita fatta col Milan contro Leao, è stato un test, mi preoccupava e invece ha cambiato proprio scheda come attenzione in fase difensiva. E quando parte se ha condizione è un grande atleta”, ha evidenziato Gian Piero Gasperini nel post partita.
Un vero e proprio treno in corsa al servizio della causa atalantina, perché l’affermazione di Holm va a risolvere una problematica non da poco riguardante la corsia di destra, costretta fare i conti con lo stop di Hateboer, ancora fermo ai box per infortunio.
Una defezione che ha trovato il suo correttivo nell’inserimento di un ragazzo che, a fronte di una carta d’identità che recita anni 23, ha prospettive e margini ancora tutti da esplorare, ma che potrebbero proiettarlo verso un ruolo da assoluto protagonista. Un investimento per il presente, ma soprattutto per un futuro che sembra avere tutti i crismi per essere decisamente luminoso.
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