Treviglio. Espansione della città verso sud, agricoltura sostenibile e ampliamento dei servizi per i cittadini. Sono questi i punti cardine della Variante al Piano di Governo del Territorio presentata alla comunità nei giorni scorsi dal sindaco Juri Imeri, l’assessore all’Urbanistica Alessandro Nisoli e i tre progettisti Marcello Fiorina, Alessandro Rota Martir ed Elisabetta Nani.
Il sindaco – che ha ricordato come “il Comune stia già declinando da mesi alcuni punti della Variante” – ha sottolineato l’obiettivo di sviluppare connessioni nord-sud ed est-ovest, e in particolare l’espansione della città verso sud, nell’area della “Mezzaluna” compresa tra il casello dell’autostrada Brebemi e la linea ferroviaria Milano-Venezia.
Nella zona ovest c’è già stata un’importante riqualificazione che riguarda il polo fieristico, i parcheggi a supporto della stazione e aziende storiche esistenti in questo quartiere. Ora è il turno dell’ex cava Vailata, un’area di 80mila metri quadri acquisita dal Comune dov’è in corso un progetto di bonifica (e di successiva rinaturalizzazione) per la creazione di un parco. La parte più a est della Mezzaluna, invece, diventerà ancora più verde grazie al nuovissimo bosco urbano, alla realizzazione di filari alberati e percorsi rurali ciclabili.
Nel corso della presentazione si è parlato anche dell’attesissima tangenziale sud – essenziale per favorire una connessione tra est e ovest – attraverso la rotatoria di via Calvenzano (ormai prossima al termine dei lavori). L’idea attuale è quella di sfruttare il sottopasso di Brebemi all’altezza del Centro Verde di Caravaggio per raggiungere Pip 1 e 2, il casello autostradale e la stazione centrale. Il primo cittadino ha affermato: “Non sono previsti insediamenti produttivi o logistici, né lungo il tracciato della Treviglio-Bergamo né lungo il tratto della Brebemi”.
Un altro tema essenziale della Variante è lo sviluppo agricolo: nei prossimi anni le aree rurali aumenteranno di 75mila metri quadri, ma sempre nel rispetto dell’ambiente. Il Pgt prevede infatti un sistema di compensazione che vedrà insieme pubblico e privato per mitigare gli interventi che avranno maggiore impatto ambientale. Le parole d’ordine sono “tutelare e valorizzare le attività agricole”, che sono parte essenziale del motore economico del territorio.
Nella Variante c’è anche un focus sui cittadini, garantendo l’abitabilità e un miglioramento dei servizi. Non sono previsti nuovi ambiti di sviluppo residenziale, perché l’obiettivo è quello di non andare oltre i 33mila abitanti. La ragione, spiega il sindaco, è semplice: “Treviglio vuole caratterizzarsi come città dei servizi non solo nella quantità, ma soprattutto nella qualità”.
Le aree per il gioco e lo sport aumenteranno del 75%, passando da 148mila a 262mila metri quadri. Nei prossimi nove anni triplicheranno le zone destinate a parchi, giardini e orti pubblici urbani, passando da 371mila a oltre un milione di metri quadri.
Si conferma infine l’inserimento di nuove attrezzature nel centro sportivo Mazza in via Ai Malgari e la destinazione a servizio pubblico del Mulino Fanzaga, che diventerà un museo: “l’obiettivo è di valorizzare e conservare un importante pezzo di storia e ricordare anche a chi verrà dopo di noi l’importante passato agricolo di Treviglio”, ha concluso Alessandro Rota Martir.
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