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Verso il voto

Cosa chiedono i giovani al prossimo sindaco di Bergamo? Un incontro al Polaresco per scoprirlo

Promosso da Acli Bergamo per illustrare le proposte di diverse realtà associative

Il prossimo anno Bergamo tornerà alle urne per eleggere il nuovo sindaco e la nuova giunta comunale, che avranno il compito di guidare la città dal 2024 al 2029. Che cosa chiede la popolazione a coloro che si candideranno per tale ruolo? E più nello specifico che cosa chiede la fascia di popolazione giovane?

Per rispondere a queste domande tanti cittadini, di ogni età, si sono ritrovati ieri sera presso lo Spazio Polaresco per l’incontro “La città che vogliamo” promosso dall’ACLI Bergamo.

Presenti i rappresentanti di diverse realtà associative e movimenti del comune che hanno presentato le loro idee su come migliorare la città nel prossimo quinquennio e come le istituzioni potranno essere d’aiuto per sviluppare queste visioni.

Tre i macro-temi affrontati nella serata: inclusione, partecipazione e giovani. Quest’ultimo tema ha visto gli interventi di ragazzi e ragazze appartenenti a Centro Ricreativo Pignolo, CSA Pacì Paciana, HG80, Rotaract Bergamo, Nutopia, Scuola We Care e Visionary Bergamo.

Tutti gli interventi delle associazioni giovanili hanno avuto come perno centrale la necessità di spazio. Spazi fisici – accessibili gratuitamente e gestiti da giovani per i giovani – dove potersi incontrare, sia per svago che per lavoro o studio, e confrontarsi su tematiche come politica, diritti e cultura.

Ma si è trattato anche di spazi all’interno del tessuto sociale dove potersi esprimere e determinare senza pregiudizi, con l’obiettivo ultimo di ribaltare la rappresentazione esistente – perlopiù negativa – del mondo giovanile come esposto da HG80.

Si tratta quindi di una rivendicazione del proprio posto nel mondo che, come emerso dall’intervento del CSA Pacì Paciana, significa “per le istituzioni fidarsi della cittadinanza e delle co-progettazioni anche quando c’è la critica, perché dal confronto acceso e dinamico possono nascere dei progetti tanto quanto dalla collaborazione”.

Più spazio significa anche abbattere diversi ostacoli, specialmente quelli burocratici come sottolineato da Nutopia: “La burocrazia è troppo lunga e disincentiva a portare avanti le idee”.

L’esigenza di luoghi dove trovarsi, in estrema sintesi, è l’appello che la fascia di popolazione più giovane fa alle istituzioni per avere più opportunità per socializzare, in un mondo che delega sempre di più al digitale questo compito.

Altra parola chiave è “accessibilità”, soprattutto declinata in tema economico. Sono stati proposti incentivi per enti che progettano eventi culturali come da Nutopia, scontistiche estese per luoghi di cultura da Visionary Bergamo – sul modello del museo Del Prado di Madrid – o l’estensione degli orari di attività dei trasporti pubblici come suggerito da Rotaract Bergamo.

Queste, come tutte le proposte presentate nell’incontro di giovedì sera, saranno messe nero su bianco e consegnate alle realtà politiche che si confronteranno in un secondo momento nelle amministrative della prossima primavera affinché diventino punti dei vari programmi elettorali.

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