• Abbonati
Bergamo

Utero in affitto in Consiglio. Russo (Pd): “Dietro il testo aleggia un’ombra omofoba”

La proposta di Filippo Bianchi, consigliere di Fratelli d'Italia, di invitare il Consiglio delle Donne a sostenere l'ipotesi del reato universale

Bergamo. Fiammata finale in consiglio comunale con l’ordine del giorno a firma Filippo Bianchi, Fratelli d’Italia, sulla condanna della pratica dell’utero in affitto. Il consigliere di minoranza invita il Consiglio delle Donne a sostenere tutte le iniziative possibili perché le istituzioni italiane, in particolare il Parlamento, legiferino circa l’universalità di tale reato e l’adesione alla moratoria internazionale del tema.

Presenti in fondo all’aula un nutrito gruppo di rappresentanti dell’associazione femminista “Non una di meno”.

16 contrari, 6 favorevoli e 1 astenuto e l’ordine del giorno non passa.

“La pratica dell’utero in affitto richiede la collaborazione di una donna estranea alla coppia, la quale mette a disposizione il proprio utero ed il proprio corpo per condurre la gravidanza e si impegna a consegnare il figlio, una volta nato, ai committenti – così Bianchi -. Tale pratica mette a serio rischio la salute psicofisica della gestante, al solo scopo di soddisfare il desiderio di terzi, conducendo a un’effettiva mercificazione della donna e del bambino, i quali divengono soggetto e oggetto di mere transazioni commerciali o rapporti di scambio. Dalle analisi sociologiche del fenomeno, poco pubblicizzate perché ledono interessi economici miliardari, questa nuova forma di sfruttamento produce danni anche gravi e, in qualche caso, la morte delle donne che si prestano a tali pratiche”.

Le reazioni

“Aleggia un’ombra omofoba? Il fatto che la maternità surrogata sia prevista in molti Paesi, fa della stessa un non crimine – così Romina Russo, Partito Democratico -. E tutto questo dibattito nasconde in realtà la volontà di escludere dal panorama delle famiglie arcobaleno, la genitorialità delle coppie omosessuali e dei loro diritti. I temi meritano un trattamento molto più complesso”.

“Si dovrebbe innanzitutto tenere in considerazione i diritti del minore – così Sonia Coter, Movimento 5 Stelle -. Se dovessi immaginare ad un vero crimine per l’umanità, piuttosto che all’utero in affitto, penserei alla pedofilia. Senza dimenticare che, qualunque tipo di commercializzazione va condannata. Il tutto quindi dovrà essere regolato da una legge che consideri tutte le casistiche”.

“Questo testo non è assolutamente condivisibile, oltre al fatto che la questione del reato universale fa rima con carcere sempre e comunque – così Oriana Ruzzini (APF) -. Sono temi importanti, che non hanno soluzioni facili. Quello di cui sono certa è che la mia soluzione non è questa. E una società fatta di divieti non credo sia foriera di futuro. E io inviterei ad un uso meno strumentale dell’ordine del giorno”.

Monica Corbani (APF), che si astiene, spiega così: “Ritengo non solo legittimo, ma doveroso considerare il contesto politico e il segno politico di certe proposte e del pronunciamento a cui ci chiamano. Non mi basta che l’odg sia intitolato alla difesa della dignità della donna se proposto da quelle stesse forze che questa dignità la difendono osteggiando in tutti i modi l’applicazione della legge 194, propugnando teorie antiscientifiche e misogine come la PAS e affini, autentico strumento di guerra alle donne, alle madri e ai loro figli, in particolare a quelle madri che hanno subito la violenza maschile e si sono affidate alla legge per esserne tutelate entrando invece in un tunnel terrificante di demonizzazione e vittimizzazione secondaria”.

Non parteciperà al voto nemmeno Simone Paganoni (Patto per Bergamo) perché spiega di “sentirsi profondamente in imbarazzo nel dover discutere di un tema tanto complesso quanto delicato in una sede inappropriata come questa e soprattutto a seguito di un ordine del giorno di tre righe”.

Stessa opinione anche se il risultato è differente, ovvero voto contrario, per Massimo Bottaro, lista Gori.

“Rimango dell’opinione espressa a mezzo stampa, credo che non sia buona cosa – così il sindaco Giorgio Gori -, tuttavia credo che il testo di Bianchi sia incostituzionale perché non può essere estesa a Paesi in cui invece è in vigore. Per questa ragione, boccio l’ordine del giorno”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Generico aprile 2023
Bergamo
Consiglio, gara pubblica per la gestione dei rifiuti e dehor del Donizetti ai più piccoli
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI