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"le due torri"

Stezzano, petizione per chiudere il centro commerciale il 26 dicembre

Contestata al direttore dello shopping center una dichiarazione del 2018: "Giusto che i dipendenti festeggino, cosa è cambiato dopo 3 anni?", si domandano i promotori. La replica: "Con il Covid gravi perdite, necessario dare continuità economica per preservare attività e dipendenti"

Stezzano. Il primo obiettivo è superare le mille firme. Lunedì sera, 29 novembre, si viaggiava attorno a quota 750 (ma il numero è in continuo aggiornamento). Sul portale Change.org è stata lanciata una petizione per chiudere il centro commerciale “Le Due Torri” di Stezzano il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano.

I promotori della petizione cercano di far valere le loro ragioni attraverso poche, semplici righe. Lo fanno partendo da una frase del direttore del centro commerciale, Roberto Speri. “Nel 2018 aveva dichiarato: ‘Giusto che i dipendenti festeggino’. Cosa è cambiato dopo 3 anni? – si domandano -. Natale è anche per noi che siamo aperti 7 giorni su 7, dalle 9 alle 21″.

La direzione, all’epoca, aveva effettivamente deciso di non aprire lo shopping center il 25 e 26 dicembre, venendo “incontro alle esigenze espresse dalle famiglie, dai dipendenti, dalle organizzazioni sindacali, al fine di garantire il giusto e corretto riposo a tutti i lavoratori – aveva spiegato il direttore Speri, con una specifica -. Se si creassero nelle prossime settimane o nei prossimi anni delle situazioni differenti a livello concorrenziale, la questione potrebbe essere rivista”. All’epoca, inoltre, nessuno poteva prevedere l’arrivo e gli effetti della pandemia Covid-19, anche sui centri commerciali: tra chiusure e aperture a singhiozzo, regole in continuo cambiamento e nuovi modelli di consumo che hanno inevitabilmente cambiato le abitudini di chi fa shopping.

“Il 26 dicembre vorremmo festeggiare con le nostre famiglie – si ribadisce nel testo della petizione -. Mettetevi una mano sul cuore e pensate ai nostri figli, ai nostri mariti/compagni, alle nostre mogli/compagne o anche più semplicemente ai nostri parenti più stretti: genitori, fratelli, sorelle che a Natale saranno privati della nostra presenza quando sostanzialmente il Natale è proprio la festa della famiglia, non di certo del centro commerciale”.

“Non vorrei risponderei alla petizione in corso, in quanto non riconosco negli organizzatori della stessa degli interlocutori – spiega il direttore Roberto Speri in una nota inviata a Bergamonews -. Fino al 2019 eravamo uno dei pochi centri commerciali a tenere chiuso il giorno di Natale e quello di Santo Stefano proprio perché avevamo scelto di andare incontro alle esigenze dei nostri operatori e delle loro famiglie. Purtroppo – aggiunge – le condizioni sono cambiate in questi ultimi due anni: la situazione che abbiamo vissuto ci ha imposto lunghe chiusure e tutto il settore ha inevitabilmente subito delle gravi perdite a livello economico. Abbiamo inaugurato di recente la nuova ala e il cinema Arcadia il 26 dicembre sarà aperto. Sulle ore di apertura del cinema abbiamo impostato l’orario ridotto del 26 che non aprirà dalle 9 alle 21, ma dalle 12 alle 20. Oggi – conclude – sentiamo la necessità di dare continuità economica per preservare le attività e i dipendenti del Centro Commerciale”.

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