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Lettere

Bergamo

L’aggressione in stazione: il ruolo e gli sforzi delle forze dell’ordine e dei volontari

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un volontario che presta servizio di aiuto alla forze dell'ordine in piazza Marconi a Bergamo.

Dopo la lettera dell’aggressione e del furto subito in stazione, un volontario che opera in piazza Marconi scrive e risponde alla vittima. 

Sono un volontario che lavora con le Forze dell’Ordine alla Stazione di Bergamo. Mi spiace leggere la versione dei fatti espressa dal signor Maurizio Plati, aggredito e derubato, a suo dire, lunedì scorso da un gruppo di persone in piazzale Marconi.

Credo siano necessarie alcune precisazioni a complemento dei fatti avvenuti. Il signore probabilmente confonde sia il giorno che la fascia oraria perché si è rivolto agli agenti ed è stato soccorso dai City Angels nella giornata di martedì e dopo le ore 20.30. Alla richiesta di chiamare l’ambulanza ha rifiutato. Inoltre non gli è stato proposto di rivolgersi in Prefettura (dove non si depositano denunce), ma in Questura perché gli agenti erano appunto in servizio e stavano monitorando tutta l’area della stazione.

Ringraziando per l’attenzione, condanno gli episodi di aggressione che possono ahimè capitare in stazione come in altri luoghi, ma resto convinto che la verità, se è tale, non deve subire alterazioni o commenti soggettivi.
Peraltro spero vivamente che il signor Plati abbia sporto denuncia formale, se vogliamo che non accadano più eventi del genere il primo passo è denunciare l’accaduto a chi può intervenire. Questo anche per non vanificare gli importanti sforzi che il comune e la prefettura stanno mettendo in gioco per quest’area di Bergamo.

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