Il vaccino di Astrazeneca è fortemente raccomandato per gli over 60 mentre chi ha meno di sessant’anni e ha già fatto una dose del siero a vettore virale farà la seconda con Pfizer o Moderna. È l’indicazione contenuta nel parere del Comitato tecnico scientifico che rimanda ogni decisione alle autorità competenti.
“In questo contesto epidemiologico mutato il Cts, in dialogo stretto con Aifa e le altre istituzioni sanitarie del paese, ha ritenuto opportuno rivalutare le indicazioni all’uso del vaccino AstraZeneca perchè essendo mutato lo scenario il rapporto tra benefici e potenziali rischi legati a trombosi rare cambia in funzione dell’età ma anche del mutato scenario”, ha detto il coordinatore del Cts Franco Locatelli.
“Per le seconde dosi – ha aggiunto – si è deciso di dare una raccomandazione per impiegare una stessa dose dello stesso vaccino per over 60, mentre per gli under 60 pur in assenza di segnali di allerta preoccupanti, la raccomandazione è per la vaccinazione eterologa”.
“Da sabato 12 giugno, secondo quanto disposto dal Comitato Tecnico Scientifico, le seconde dosi agli over 60 vaccinati con Astrazeneca saranno fatte con lo stesso vaccino. I richiami delle persone under 60 vaccinate in prima dose con Astrazeneca verranno invece effettuate con un altro vaccino”. Lo comunica in una Nota la Dg Welfare della Regione Lombardia ricordando che prosegue con successo la vaccinazione dei lombardi, soprattutto dei giovani.
La nota precisa inoltre che per i 12-17enni già oggi viene usato solo Pfizer; per i 18/49 anni Pfizer o Moderna; per i 50/59enni Pfizer, Moderna o Johnson & Johnson; per gli over 60 Astrazeneca o J&J; per i fragili Pfizer o Moderna. “Tutti i vaccini – conclude la nota – sono validati da Ema ed Aifa e sono sicuri”.
Sul tema, Bergamonews ha intervistato il professore Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.
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